Una cometa rossa ha attraversato il cielo.

Sorvolando lande ghiacciate, castelli in rovina, tetri manieri, favolose regge e immensi deserti questo corpo celeste è stato testimone di incredibili prodigi e di terribili scontri, di incubi inenarrabili e di sogni meravigliosi, di tempeste di orrori illuminate da rari lampi di onore. Se potesse parlare, racconterebbe che un singolo sguardo su questo mondo infinito e sulle sue storie non è sufficiente a coglierne la grandezza e complessità, racconterebbe di essere quasi stata accecata dalla bellezza sfolgorante e dall’umanità delle vicende in esso narrate, racconterebbe che, aldilà dei giochi di potere, della magia e delle strategie militari, le passioni umane e la capacità di raccontarle sono il miglior motore di ogni narrazione, soprattutto di una “storia fatta di storie” quale è Game of Thrones.

In netta contrapposizione con l’impostazione seguita nella scorsa puntata, che decideva di focalizzarsi su un unico gran...