E’ David Cross sulle pagine di Rolling Stone a rivelare che la quarta, attesissima stagione di Arrested Development potrebbe essere già stata estesa a 13 episodi dai dieci originariamente ideati. L’impressione, anche in base a quanto emerso nelle altre dichiarazioni del cast, è che l’idea iniziale di realizzare dieci episodi ciascuno focalizzato su un personaggio della serie sia rimasta ma si stia diluendo in una vera e propria stagione corta, con la speranza – chissà – di un’ulteriore ordine, come avvenuto per altre serie divenute cult dopo la cancellazione (vedi I Griffin e Futurama).

Spiega Cross:

Penso che saranno 13 episodi, non 10. C’è troppo da raccontare. Addirittura alcuni personaggi avranno due parti. Tutti quanti parteciperanno, a volte in maniera più evidente e altre volte solo con delle comparsate all’interno delle storie degli altri.

L’idea di focalizzarsi solo su alcuni personaggi piuttosto che tornare alla struttura caotica della serie originale rende il tutto più approfondito. E’ un modo audace e incredibile di lavorare. Penso che molti spettatori non si renderanno conto del lavoro che stiamo facendo dietro le quinte: la storia, i diagrammi di Venn che sono stati realizzati, l’effetto domino che i personaggi avranno gli uni verso gli altri nei vari episodi. So quello che Mitch Hurwitz sta facendo, ed è qualcosa che non è mai stato fatto prima d’ora in una serie come questa. Lost sembra un monologo di Spalding Gray in confronto. Dovrete vedere ogni episodio più e più volte.

Cross ha solo buone parole per Netflix, che ha ordinato questa nuova stagione:

Netflix è fantastica. Non ci danno alcun fastidio. Sanno quello che vogliono e sono felici che glielo daremo. L’idea di rimanere fedeli alla FOX non mi ha sfiorato. Alla gente non interessa. Cos’è? Lo vedo in aereo. Lo vedo su Netflix. Lo vedo su Hulu. E’ su Youtube. E’ su Internet. E’ così che la gente guarda la tv oggi.

Infine, cosa si prova a indossare nuovamente i pantaloncini corti jeans, che Tobias Funke non leva mai e poi mai essendo nudofobico:

Beh sono fantastici. Il primo giorno di riprese eravamo a Burbank e c’erano quaranta gradi. Non è stato facile tenerli addosso. E’ stato fantastico e surreale.

Intanto il produttore Ron Howard ha pubblicato alcune nuove foto dal set su Twitter: