Dopo sette anni di assenza, la famiglia Bluth si prepara a tornare sugli schermi domani sera, quando Netflix pubblicherà online tutti insieme i 15 nuovi episodi di Arrested Development, la comedy cult di Mitch Hurwitz andata in onda per tre stagioni su Fox.

Ecco un elenco di cosa possiamo aspettarci da queste nuove puntate:

  • GIOCHI DI PAROLE
    Difficilissimi da tradurre (e questo ha reso l’adattamento italiano della serie molto meno godibile della versione originale), i giochi di parole di Arrested Development sembrano pronti a tornare in forze: ne abbiamo già sentiti alcuni nel trailer (“You’re going to get some stares/stairs”), e l’impressione è che proprio come con le prime tre stagioni, vedere e rivedere questi nuovi episodi farà scoprire battute nascoste e giochi di parole che potrebbero sfuggire a una prima visione.
  • RIFERIMENTI INTERNI
    Ogni episodio di Arrested Development è costellato di riferimenti agli episodi precedenti, o a temi e battute ricorrenti – uno dei motivi per cui, oltre al pur ampio zoccolo duro di appassionati, ha fatto fatica a sfondare sulla televisione generalista. Grazie al video-on-demand e a Netflix, la serie negli anni è diventata sempre più popolare (ecco perchè Netflix ha prodotto i nuovi episodi), e la nuova stagione promette di avere gli stessi ingredienti delle stagioni precedenti, questa volta attraverso un mezzo che sembra più consono alla sua stessa natura. Apparentemente sarà possibile guardare i 15 episodi in ordine sparso e nonostante questo i riferimenti saranno comprensibili, tuttavia Mitch Hurwitz consiglia di vederli in nell’ordine giusto.
  • AUTOREFERENZIALITA’
    Nella terza stagione, quando la serie era ormai destinata alla cancellazione, nell’episodio “Save Our Bluths” si scherzava sulla possibilità di far migrare la serie su Showtime o HBO (i network venivano citati attraverso un gioco di parole). Ora che la serie è tornata, possiamo immaginare un simile riferimento nei nuovi episodi, anche se è difficile immaginare un gioco di parole con la parola “netflix”…
  • POLITICA
    Arrested Development è sempre stato ricco di umorismo legato alla politica, inclusa una certa ossessione su Saddam Hussein e sul reclutamento. Sono passati diversi anni dalla fine della serie, Saddam è morto e nel 2008 è iniziata una grave crisi economica causata – ironicamente! –  anche dalla bolla immobiliare statunitense. La famiglia Bluth ha “perso tutto”, come viene ripetuto nella sigla d’apertura della serie, e in questi nuovi episodi potremmo scoprire qualcosa sul suoi coinvolgimento nelle vicende politico/economiche degli ultimi anni.
  • RIFERIMENTI ALLA CULTURA POPOLARE
    I numerosi inside-joke e costanti riferimenti negli episodi di Arrested Developmet sono veri e propri “meme” che, a loro volta, sono stati trasformati in meme con l’avvento di YouTube e dei social network (contribuendo a trasformare la serie in un cult anche dopo la sua fine). Addirittura, in vari episodi viene citato un famoso meme, “Star Wars Kid“. Ora la nostra cultura è letteralmente immersa nei meme, e i nuovi episodi potrebbero approfittare della cosa per proporne di nuovi o citare i più popolari.
  • CENSURA
    La serie andava in onda su un network generalista, Fox, e quindi in numerosi episodi auto-censurava parolacce o parti intime (ricordiamo tutti la tendenza nudista di Oscar). Accadrà lo stesso su Netflix, dove c’è decisamente più libertà?
  • COLONNA SONORA
    La colonna sonora di David Schwartz, proprio come la serie, è costellata di riferimenti alla cultura pop, riferimenti interni, ed è ossessivamente ripetitiva. Nei nuovi episodi molto probabilmente risentiremo i temi storici della serie, ma magari ne verranno introdotti di nuovi…

Ognuna delle 15 puntate della nuova stagione di Arrested Development avrà il punto di vista di un personaggio diverso.

Nel cast della serie ritroviamo Will Arnett, Jason Bateman, Portia de Rossi, Michael Cera, Jessica Walter, Alia Shawkat, Jeffrey Tambor, David Cross e Tony Hale; inoltre compariranno come guest star Judy GreerBen Stiller,Liza Minnelli, Scott Baio, Mae Whitman, Jeff GarlinCarl Wathers e Henry Winkler, ma ci sarà spazio anche per “nuove leve” come John Slattery, Seth Rogen, Chris Diamantopoulos, Isla Fisher e Terry Crews.

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Fonte: Collider.com