Mob City, la nuova serie di Frank Darabont (The Walking Dead) ha debuttato in America – sul canale via cavo TNT – mercoledì sera, generando ascolti non proprio esaltanti.

Con 2.3 milioni di telespettatori totali, 875,000 dei quali appartenenti alla fascia demografica di riferimento della rete, ovvero la 25-54,  la series première dello show è stata accolta in maniera decisamente tiepida dal pubblico americano, soprattutto se comparata a quelle ottenute da serie come Rizzoli & Isles e Falling Skies.

Articolata in sei episodi, Mob City racconta la lotta tra William Parker (Neal McDonough), capo della polizia di Los Angeles, e Mickey Cohen, ex-pugile sulla strada della scalata al mondo criminale della città. Ambientata nella Los Angeles degli anni ’40 e ’50, la storia raccontata dal regista di Le ali della libertà si snoderà attraverso un mondo i cui protagonisti sono star del cinema, i vertici degli studio, i reduci di guerra, i membri di una forza di polizia tanto potente quanto corrotta e alcuni pericolosi esponenti della rete criminale determinati ad assumere il controllo della West Coast.

A muoversi in questo scenario troviamo vari personaggi come Joe Teague (Jon Bernthal), ex marine ora nella polizia della città alle prese con la corruzione del dipartimento, il detective Hal Morrison (Jeffrey DeMunn), capo della divisione anticriminalità della polizia, il detective Mike Hendry (Jeremy Strong), suo vice, Ned Stax (Milo Ventimiglia), ex commilitone di Teague ora avvocato legato alla criminalità. Completano il cast Ron Rifkin, sindaco di Los Angeles, Pihla Viitala, una barista di nome Anya, e Alexa Davalos nei panni di Jasmine, una bella donna che dovrà fare i conti col proprio passato.

Fonte: THR