It’s the end of an era.

È questo uno dei tanti leitmotiv del secondo episodio della terza stagione di Sherlock, The Sign of Three. Quella che può sembrare una frase quasi ironica, buttata lì a caso da una bonaria Mrs Hudson, si tramuta nell’epigrafe più azzeccata di questa rocambolesca puntata. È la fine di un’era. John Watson (Martin Freeman) sta per convolare a giuste nozze con la fidanzata, Mary Morstan (Amanda Abbington). Il matrimonio è una cosa seria e cambia la vita, ma il più agitato di fronte al grande evento non è il buon dottore, né la bionda infermiera che gli ha rubato il cuore. No, la palma d’oro dello stress va nientemeno che a lui: all’impassibile, algido Sherlock Holmes. È la fine di un’era per Sherlock, che tra un discorso da testimone con cui allietare gli invitati e una valanga di ricordi con cui lottare, è suo malgrado davanti a tutti nelle deduzioni, ancora una volta; ma ce ne sono alcune che non si vorrebbero fare, pensieri che...