Circa un anno fa, il presidente della Fox Kevin Reilly si trovava a difendere The Following dalle critiche per via della violenza. Poco più di 365 giorni dopo, sempre alla sessione invernale della TCA, il creatore Kevin Williamson è tornato sull’argomento.

Lo showrunner ha assicurato che la seconda stagione della serie sarà diversa, spiegando che quest’anno lo show e la storia saranno diversi.

“Non mi sembra così violento ora che stiamo girando l’undicesimo episodio. La narrazione e la storia che vogliamo raccontare hanno forme diverse. Nel punto in cui ci troviamo, mi sembra meno violento dell’anno scorso. Si, ok, c’è un po’ di violenza nella premiere, ma credo che il regista Marcos Siega ha fatto un bel lavoro nel renderlo spaventoso.”

Alla conferenza era presente anche Kevin Bacon, che ha parlato dello stato del suo personaggio, apparentemente libero dall’incubo di Joe Carroll (James Purefoy).

“Sembra che abbia perso la mia ossessione per Joe. Ma come ogni cosa in The Following, le cose non sono sempre come appaiono. Nella seconda stagione scoprirete che molti di noi portano delle maschere: la verità è che lui è incredibilmente importante per me. Purtroppo, è la cosa più importante nella mia vita.”

Tornando all’argomento critiche, un’altra grana che Williamson si è trovato per le mani sono le accuse rivolte alla produzione, rea di aver rappresentato gli agenti dell’FBI come degli inetti, incapaci di catturare Carroll e i suoi seguaci.

“Molte delle critiche sono giuste. Succede quando fai uno show seriale e il protagonista siede su una poltrona dell’FBI ma non riesce a prendere il cattivo, mentre tu cerchi di inventarti colpi di scena e capovolgimenti vari. La soluzione? Ryan non sarà più nell’ambiente dell’FBI.”

Nella seconda stagione di The Following faranno parte del cast le new entry Connie Nielsen, Sam Underwood, Jessica Stroup e Tiffany Boone. La serie andrà in onda negli Stati Uniti a partire da domenica 19 gennaio.

Fonte: THR