Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad, ha spiegato a Entertainment Weekly come ha creato e ideato il finale della serie, rivelando anche qualche dettaglio sullo spin-off Better Call Saul.

Ecco le curiosità più interessanti condivise dall’autore e regista di Felina, l’ultima puntata dello show della AMC.

  • Gilligan ha iniziato a pensare al finale durante la terza stagione, ma ha poi cominciato a rifletterci seriamente durante la quarta. Breaking Bad è sempre stata progettata come una serie limitata, non pensata per durare nel tempo. Durante la quarta stagione Vince e gli sceneggiatori hanno iniziato a parlare dell’epilogo, alle volte discutendo in modo animato perché avevano tutti delle idee diverse, soprattutto per quanto riguarda il momento giusto per scrivere la parola fine alla storia di Breaking Bad. Il creatore dello show ha raccontato:

    “Alcune persone pensavano prima, altre dopo, e tutti continuavamo a tenere a mente che non volevamo che lo show finisse. Trovarsi in uno show che è apprezzato dal proprio pubblico di riferimento è una situazione molto rara e fortunata, quindi nel momento in cui vinci la lotteria come è accaduto a noi, non si vuole correre alla conclusione, si vuole continuare fino a quando è possibile”.

    Gilligan ha spiegato che temeva di far proseguire Breaking Bad oltre la fine naturale dello show e che il pubblico iniziasse a pensare che una volta la serie era buona ma gli autori avessero proseguito la storia rovinandola.

  • Gli sceneggiatori hanno ideato numerose versioni diverse del finale e molto prima dell’epilogo si erano trovati in una situazione apparentemente senza via d’uscita. A sedici episodi dalla fine avevano Walter White che entrava in scena con la barba, i capelli lunghi, un nuovo paio di occhiali e stava comprando un fucile M60 nel parcheggio di Denny. Gli autori non avevano idea di come sarebbero riusciti a far arrivare la trama a quel punto. Vince ha spiegato:

    “Non raccomanderei a nessuno dei miei colleghi showrunner di farlo a meno che non si abbiano veramente le idee chiare sulla direzione che prenderà la storia”.

    Gli sceneggiatori hanno infatti trascorso molto tempo interrogandosi su come sarebbero arrivati a quel punto e a cosa servisse il fucile. Per molto tempo gli autori hanno pensato che Walt stesse per fare irruzione nel carcere di Albuquerque per liberare Jesse (Aaron Paul). Questa idea ha fatto emergere altri dubbi come quello relativo al fatto che avrebbe dovuto uccidere delle guardie di sicurezza, e si è poi pensato all’ipotesi di mostrare Walt mentre spara a un bus della prigione. Le idee più folli, tuttavia, sono scomparse poco a poco mentre si sono riempiti gli spazi vuoti tra un episodio e l’altro.

  • La scelta finale è stata quella che sembrava più naturale e organica pensando alla serie. Lo stesso accadrà con Better Call Saul che sta venendo costruita mattone dopo mattone. Vince ha spiegato che spesso cadono nello stesso tranello con lo spin-off e iniziano a concentrarsi troppo su quello che accadrà in futuro, senza pensare agli eventi presenti. Il creatore di Breaking Bad ha ricordato:

    “Devi continuare a ricordarti che alle volte micro è più importante che macro”.

  • Nonostante avessero già parlato dell’eventualità di dare vita allo spin-off Better Call Saul, gli sceneggiatori hanno tenuto aperta ogni possibilità, persino quella di uccidere il personaggio di Saul (Bob Odenkirk). Qualsiasi possibilità si sarebbe potuta rivelare necessaria a creare il finale giusto sarebbe stata presa in considerazione. A un certo punto della creazione Gilligan e i suoi sceneggiatori hanno pensato persino di uccidere tutti in un bagno di sangue che avrebbe concluso la storia. L’idea è stata poi modificata perché non c’era bisogno di così tanti eventi drammatici per poter avere un finale soddisfacente. Gli sceneggiatori hanno quindi deciso di scegliere l’epilogo che sentivano fosse quello giusto, senza particolari ragionamenti razionali. Per quanto riguarda Saul il personaggio veniva considerato quasi come uno scarafaggio in grado di sopravvivere a tutte le guerre nucleari e a rimanere in vita, a differenza del resto dell’umanità. Sarebbe quindi stato strano se non fosse rimasto in vita. Gilligan ha aggiunto:

    “Walter White, al contrario, aveva una sentenza di morte fin dal primo atto del primo episodio. Sarebbe stato meno soddisfacente se non fosse morto alla fine di tutto”.

  • Il fatto che Better Call Saul fosse un prequel probabilmente ha influenzato in qualche modo le scelte riguardanti il finale di Breaking Bad ma se la morte del personaggio fosse stata considerata necessaria l’avrebbero mostrata. Vince ha però aggiunto:

    “Detto questo poiché a) non c’era alcuna ragione meravigliosa per ucciderlo e b) avendo una serie spin-off imminente abbiamo pensato “Perché preoccuparci?”. Ma vorrei anche far riflettere sul fatto che il personaggio di Mike, interpretato dal meraviglioso Jonathan Banks, sarà una presenza regolare in Better Call Saul. E non stiamo rivelando il fatto che in una certa data futura, parlando di finzione, il suo carattere dovrà morire. A un certo punto moriamo tutti, quindi chi se ne importa?”.

  • Il creatore di Breaking Bad non ha subito la pressione dei fan e non si è preoccupato eccessivamente di soddisfare i loro desideri, evitando accuratamente di controllare le reazioni su internet perché si preoccupa troppo di quello che pensa la gente. Gilligan ha spiegato che le opinioni dei fan sono importanti perché si vuole soddisfarli e convincerli a continuare a guardare la serie. Vince, ringraziando per la loro esistenza, ha però aggiunto che il modo migliore per riuscire in questo obiettivo è tenersi lontano da internet perché non la considera un’attività salutare e in questo modo può permettersi di chiudersi in una stanza personale per lavorare senza influenze e pressioni sulle proprie storie.
  • Fino a questo momento Vince non ha mai voluto cambiare le decisioni prese, ma non esclude che in futuro potrebbe farlo.
  • Lo sceneggiatore e regista pensa che attualmente ci sia troppa pressione e attesa nei confronti del finale di una serie televisiva. Pensando agli show che seguiva quando era più giovane, Gilligan si ricorda molte volte in cui non ha amato un epilogo ma ha sottolineato che questo non ha mai rovinato il suo amore per la serie nel suo complesso. Vince ha però aggiunto che questo atteggiamento ha degli aspetti positivi perché obbliga gli sceneggiatori a impegnarsi al massimo per poter ideare la puntata migliore, aggiungendo:

    “La verità è che ogni showrunner lì fuori fa il suo meglio per rendere lo show dall’inizio alla fine il più soddisfacente possibile. Quindi ovviamente cercheranno di creare il miglior epilogo che possono fare. Dovremmo applaudire quelli che fermano l’arrivo, parlando per metafore, ma quelli che non finiscono altrettanto bene rispetto a come hanno iniziato…allora? Non dovrebbe diminuire il nostro entusiasmo per quelle serie”.

  • Gilligan considera il finale di M*A*S*H il migliore di sempre e ricorda persino come lui e i suoi compagni di liceo a Chesterfield County, Virginia, lo stessero aspettando con impazienza. La sensazione era quella di un’aria elettrica e di un evento che avrebbe coinvolto la maggior parte dell’America. Vince è rimasto soddisfatto dell’epilogo anche se era estremamente semplice e assolutamente perfetto, riprendendo l’idea di ritornare a casa:

    “Tutti in M*A*S*H sono bloccati in Corea e odiano la guerra e vogliono disperatamente andare a casa, quindi ovviamente il finale perfetto di M*A*S*H è quello in cui alla fine tutti ritornano. E’ davvero il finale meno sorprendente a cui si potrebbe pensare e tuttavia è il più perfetto e soddisfacente. E ho pensato che fosse una svolta molto ironia quella per cui Klinger – il ragazzo che voleva andare a casa più di tutti gli altri, disposto persino a vestirsi da donna per farlo – rimane. Tutti se ne vanno e lui è ancora lì. Ma quella è la sua decisione. Ho pensato fosse un tocco meraviglioso. Ed è molto emozionante ed eccitante. L’ultima immagine con l’elicottero che si solleva e si vede che B.J. ha scritto “GOODBYE” con le pietre, in modo da poterlo leggere solo dall’alto – Ho pensato che fosse una cosa molto emozionante. Quello è per me il miglior finale televisivo di sempre”.

Fonte: EW