Il Mockingbird del titolo dell’episodio è un riferimento al segno distintivo di Petyr Baelish, l’uomo che, silenzioso e implacabile, a poco a poco sta migliorando la propria condizione all’interno dei Gioco dei Troni. Condizione invidiabile: nessuno sa che sta giocando anche lui. È a lui che spetta la chiusura potente e feroce – non così sorprendente – di un episodio per il resto nella norma, forte nei suoi classici punti forti, e al contrario debole nelle sue storyline meno affascinanti. Nel momento in cui l’uccisione a sorpresa diventa la regola, Game of Thrones si rifugia allora nelle grandi interpretazioni, nei momenti che riescono a portare avanti la trama e al tempo stesso a gettare nuova luce sui protagonisti. Almeno in questo, Tyrion rimane il campione di se stesso.

Mentre Davos e Stannis mercanteggiano con i banchieri di Braavos, alla Roccia del Drago intanto Melisandre si gode un bagno e istruisce Selyse sulla fonte del proprio potere. Non solo quella ...