Ma mentre si attende l’arrivo dell’annuncio in questione si guarda già ovviamente al futuro, e in particolare alla possibilità che una figura ben nota al pubblico dello show possa unirsi all’organico del Seattle Grace: si tratta dell’Amanda Sheperd interpretata da Caterina Scorsone.
Il neurochirurgo, nonché sorella minore di Derek, come tutti ricorderanno, è stato tra i personaggi principali dello spinoff Private Practice (che, dopo sei stagioni, ha concluso il suo percorso nel gennaio del 2013), e adesso ha fatto capolino al fianco del fratello nella decima stagione del medical drama, dando così il via ad una serie di speculazioni inerenti al suo ingresso nel cast a partire dal prossimo anno. La stessa Scorsone ha dichiarato:
C’è sempre una chance. Lascio il mio destino nelle mani capaci di Shonda [Rhimes]. So che gli autori si riuniranno molto presto con Shonda per iniziare a capire che strada prenderà la prossima stagione, quindi c’è la speranza che Amelia possa trovarsi nei paraggi e fare la sua parte. Io e Shonda avevamo convenuto, alla fine di Private Practice, che la storia di Amelia non fosse ancora stata completata. Sono felice di aver fatto ritorno per almeno qualche episodio per esplorare a che punto sia Amelia dopo tutte le cose meravigliose e terribili che ha dovuto affrontare un paio di anni fa.
All’atto pratico, questa decima stagione di Grey’s Anatomy si sta rivelando alquanto ricca. Oltre a quello di Amanda Sheperd il pubblico ha infatti avuto l’occasione di ‘riabbracciare’ uno dei personaggi più amati di sempre, ovvero Preston Burke – il cardiochirurgo interpretato da Isaiah Washington, attore che venne licenziato dalla serie nel 2007 (a causa di commenti omofobi poi sfociati in un pesante alterco con Dempsey).
Burke è infatti riapparso per dare il suo contributo al congedo definitivo dalla serie del personaggio di Cristina Yang (Sandra Oh), e in merito a tale evento – che da alcuni è stato condannato per via dei motivi legati al sopracitato licenziamento – la Rhimes ha dichiarato:
E’ un attore preparato e pieno di energie, ed era pronto a tornare. Mi viene di aggiungere che comunque era anche nervoso. Non ho avuto esitazioni nel farlo tornare, perché la mia prima responsabilità è [fare ciò che è giusto] per la storia. Devo salvaguardare la storia ed essere sicura di poter raccontare ciò che deve essere raccontato, indipendentemente da quali altri fattori esterni siano coinvolti o qualsiasi altra storia sia coinvolta e, francamente, Sandra è stata amabilmente aperta in tal senso. E’ stata davvero un’esperienza straordinaria.
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