Terry O’Quinn è stato ospite di un podcast di Entertainment Weekly per discutere di Gang Related, la nuova serie della Fox in onda a partire da domani sera negli USA. L’attore si è trovato inevitabilmente a rispondere ad alcune domande su Lost, la serie della ABC grazie alla quale ha vinto il premio come Miglior Attore non protagonista in una serie drama agli Emmy Awards del 2007.

“E’ per questo che la gente mi ferma di solito, per parlare di Lost,” dice O’Quinn, in riferimento alla sua notorietà per l’interpretazione di John Locke. “A volte mi chiamano John, ma non fa niente. Non mi dispiace. Capisco che cosa era Lost e mi rendo conto di essere fortunato. Di solito sono contento di poter parlare alla gente. Non credo ci sia mai stato qualcuno che abbia detto qualcosa di negativo su di me, a parte ‘non ho capito il finale. Ma di cosa diavolo parlava?’ Di solito la mia risposta è: ‘parla con Damon Lindelof‘! Tempo fa ha fatto un’intervista davvero interessante. Se cercate su Google, ‘Damon Lindelof parla del finale di Lost,’ [è possibile che si riferisca a questa, ndt] potrebbe spiegarvi tutto. Ma non penso che sarà così.”

O’Quinn ha discusso anche del cambiamento del suo personaggio, Locke fino alla quarta stagione, Man in Black nelle ultime due. L’attore ricorda che, così come il pubblico, anche lui non sapeva di questa trasformazione all’inizio. Una volta scoperta la verità, modificare l’interpretazione non è stato così problematico.

“Non ne ero consapevole. Alla fine della quarta stagione, o giù di lì, sono morto. Ben mi ha strangolato. Mi ha fatto fuori. La stagione successiva ero di nuovo in scena. A quel punto, non sapevo chi ero. Nessuno me lo aveva detto. Quello che è ho pensato è stato, ‘a quanto pare sono indistruttibile – visto che sono tornato’! […] Credo che John Locke avesse un cuore. Si è trattato semplicemente di regolare l’atteggiameno. Del tipo, non mi importa più di te adesso. L’ho fatto prima. Ma adesso non sei più una mia preoccupazione. Mi importa solo di me stesso e voglio fare qualsiasi cosa. Sono ancora quella persona. Sono ancora John. Ma quella è stata l’unica cosa a cui ho pensato. Aveva semplicemente un’ossessione diversa ed era più oscuro.”

Potete ascoltare il podcast su EW oppure scaricarlo da questo indirizzo.

Fonte: EW