Andrew Kreisberg, produttore esecutivo di Arrow, ha parlato con Entertainment Weekly di alcuni degli eventi più attesi nella terza stagione della serie, al via negli States il prossimo 8 ottobre su The CW, ovvero il grande villain che verrà e il crossover con The Flash. Qui di seguito i dettagli…

Sul nuovo Villain – La terza stagione di Arrow prenderà piede dopo sei o sette mesi dagli eventi del finale della stagione precedente. La criminalità è in calo e la polizia non sta più alle calcagna di Oliver, ma rispetto a Slade il ‘cattivo’ di quest’anno non farà altro che alzare la posta in gioco. Kreisberg ha rivelato: “Slade aveva un’agenda precisa. Era in cerca di vendetta e in cinque anni aveva messo insieme questo elaborato complotto. Ma ciò che è interessante riguardo il villain della terza stagione è che non è necessariamente in disaccordo con Oliver. Non ha nessun problema personale verso Arrow, e di fatto ha anche una visione del mondo molto simile. Solo che Arrow pensa troppo in piccolo.

Kreisberg ha poi detto: “In un certo senso, mentre Oliver è in difficoltà perché non sa se può essere Arrow e Oliver al tempo stesso, il villain della terza stagione sta dicendo ‘Essere Oliver Queen è ciò che ti trattiene dal realizzare il tuo vero destino.’ Quindi è una dinamica molto interessante, ma al tempo stesso è legata a ciò contro cui Oliver ha combattuto lo scorso anno, e cioè ‘Sono un eroe killer?’ Il tema dell’identità è molto legato al modo in cui il cattivo si presenta a Oliver.” E parlando del ‘grande villain’ (secondo alcuni fan potrebbe trattarsi di Ra’s al Ghul, il capo della Lega degli Assassini nei fumetti DC), Kriesberg ha anticipato che il processo di casting che lo riguarda inizierà presto.

Il crossover con The Flash – Sarà l’ottavo episodio delle due serie (la messa in onda dovrebbe avvenire a novembre) e Kreisberg ha rivelato: “Sarà davvero un’avventura con Arrow e Flash in entrambi gli episodi. Vedere i due fare squadra insieme e combattere l’uno al fianco dell’altro è una delle parti più divertenti. Non crediamo nell’aspettare. Crediamo realmente nell’accelerazione del ritmo narrativo e soprattutto per quei primi nove episodi della stagione – di entrambi gli show – di averli ideati in modo tale che nessuno di loro vi faccia dire ‘Beh ho perso quell’episodio, va bene lo stesso’”.

Fonte: EW