I produttori di The Flash, lo spinoff di Arrow, hanno rivelato qualche dettaglio sull’atmosfera della serie targata The CW che debutterà in autunno.

Greg Berlanti ha raccontato:

“Quando stavamo facendo Arrow, abbiamo parlato della trilogia di Batman di Christopher Nolan. Quando stavamo parlando di The Flash abbiamo discusso molto dei film di Superman firmati da Dick Donner”.

Andrew Kreisberg ha poi aggiunto che Arrow si avvicina all’essere un’epopea shakespeariana grandiosa e travolgente, mentre il suo spinoff non lo sarà. I produttori hanno sottolineato che cercano sempre di differenziare ogni show dall’altro, anche se i personaggi vivono nello stesso universo.

Berlanti ha dichiarato:

“Arrow si svolge in modo specifico durante la notte e questo invece di giorno, come nel pilot di The Flash, l’azione inizia e finisce prima del tramonto”.

Il protagonista è quindi un eroe diurno.
Un’altra differenza è quella che Arrow è ambientato in un mondo criminale e The Flash in una dimensione sci-fi. I protagonisti dei due show, infatti, hanno caratteristiche diverse: Arrow esclude le abilità sovrannaturali non umane mentre The Flash si muove proprio verso elementi fantastici.

Geoff Johns, a capo della sezione creativa dei DC Comics e produttore esecutivo di The Flash, ha dichiarato che la nuova serie sarà l’adattamento più fedele dei fumetti della DC. I produttori televisivi hanno quindi annunciato che la storia avrà delle svolte inaspettate durante il percorso. Berlanti ha assicurato:

“Gli spettatori saranno sorpresi da quello che abbiamo scelto di fare. Slade Wilson è stato un esempio grandioso dei primi due anni di Arrow. Deathstroke era qualcuno che le persone conoscevano, ma ne abbiamo realizzato una nostra versione e siamo stati in grado di girare e cambiare alcuni di quegli elementi”.

Una di queste svolte accadrà nel quarto episodio di The Flash, quando Felicity andrà a Central City, ma anche Oliver Queen sembrerà un po’ più speranzoso e ottimistico quando appare nel pilot dello spinoff.

Nel crossover, della durata di due ore, che avverrà nell’ottava puntata delle rispettive stagioni ci sarà un cattivo che sarà più evocativo dei rispettivi show in ognuna delle due serie, in modo da separare i due progetti nonostante la trama li unisca.

Nel cast di The Flash ci sarà anche l’attore Robbie Amell – Kreisberg ha sottolineato scherzando che non sarebbe uno show di supereroi senza un membro della famiglia Amell – che apparirà per almeno tredici episodi della prima metà della stagione con il ruolo di Firestorm/Ronnie Raymond, il fidanzato creduto morto di Caitlin Snow. Il personaggio potrebbe essere una presenza costante, anche se i produttori non hanno voluto rivelare alcun dettaglio.

L’introduzione di Ronnie nell’universo di The Flash così presto all’interno della storia permetterà di avere una trama molto interessante per Caitlin e Barry perché il protagonista è qualcuno che sta imparando ad amare e a controllare i suoi poteri. Quando il giovane incontra Ronnie si può invece vedere qualcuno di più danneggiato a causa dell’esperienza vissuta. I personaggi esterni, come ha sottolineato Kreisberg, rifletteranno come uno specchio quello che accade ai protagonisti. Lo stesso accadrà con Leonard Snart/Captain Cold, ruolo affidato a Wentworth Miller, che apparirà nel quarto episodio e forse ritornerà in futuro.

Berlanti ha infine dichiarato che non teme la concorrenza di progetti simili perché tratti da fumetti della DC, e anticipato che la prima stagione di The Flash mostrerà l’evoluzione di Barry Allen in un eroe, ma solo alla fine degli episodi del 2015 inizierà ad assomigliare alla versione conosciuta grazie ai fumetti.

Fonte: The Hollywood Reporter