È davvero un peccato che Utopia fatichi a diventare quello show di culto e iconico che meriterebbe di essere. Sì, tra gli appassionati di serie tv probabilmente non è un nome sconosciuto, ma rimane un prodotto sempre e comunque ingabbiato nei rigidi confini dovuti forse alla sua provenienza, forse alle poche puntate di cui è composto, forse al semplice caso. Dovremo aspettare il remake della HBO prodotto da David Fincher per veder esplodere la riscoperta dello show? Mentre attendiamo la risposta a questa domanda, la seconda stagione concentra nei due episodi centrali una serie di turning plot che spalancano la strada al doppio finale delle prossime settimane. La serie di David Kelly raggiunge un nuovo livello di maturazione, viaggia ormai spedita giocando con uno stile personale di cui è completamente padrona, e si prepara ad una conclusione ad oggi imprevedibile.

Innanzitutto, il prologo del terzo e quarto episodio. Sempre fulminante, sorprendente e cattivissimo. L’atto dellR...