Un borsone dai colori sgargianti, un cucchiaio, una pettinatura appariscente, una benda sull’occhio. Piccole finezze che ritornano nelle vignette dal formato panoramico di quel fumetto televisivo che è Utopia. È anche nella ripetizione ossessiva di questi particolari che la serie di Channel 4 ha ribadito costantemente, anche quest’anno, il valore della propria estetica al di là della trama, al di là dei personaggi. Nel momento decisivo, al culmine della tensione, Utopia vacilla e scende un gradino più in basso rispetto al primo anno. Qualcosa si inceppa nel meccanismo, forse il prezzo da pagare ad una terza stagione ancora non confermata. Nonostante tutto, la storia di Jessica Hyde e degli altri rimane un cult da recuperare.

Il senso di stordimento di tutti i protagonisti della storia all’epilogo stagionale è anche il nostro. In questi due ultimi episodi il piano del Network ha rivelato falle e segreti, mancanze e sorprese, e non sono state poche le vittime da entramb...