Nel 2003 è arrivato nelle sale Daredevil, il film diretto da Mark Steven Johnson dedicato al personaggio di Matt Murdock e intepretato da Ben Affleck e Jennifer Garner, a cui era stato affidato il ruolo di Elektra Natchios.

Le aspre critiche ricevute dal lungometraggio non hanno impedito alla Marvel di dare il via alla creazione della nuova serie televisiva di Netflix che avrà come protagonisti gli attori Charlie Cox (Matt Murdock), Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk), Elden Henson (Foggy Nelson), Deborah Ann Woll (Karen Page), Scott Glenn (Stick) e Rosario Dawson.

Jeph Loeb, dirigente della Marvel, ha voluto però assicurare ai fan dei fumetti che negli episodi non verranno commessi gli stessi errori compiuti sul grande schermo.

Loeb ha dichiarato in una recente intervista:

“Quando abbiamo iniziato a parlare ai nostri attori e ai nostri registi, con tutto il rispetto del film, abbiamo detto: se volete sapere quello che non faremo andate a vedere il film. Se volete sapere quello che faremo è invece veramente molto immerso nel mondo dei fumetti, ma possiede anche una vita propria ed è veramente quello che la televisione e i nostri film fanno nel migliore dei modi…Speriamo e siamo molto sicuri che sia l’inizio di qualcosa di veramente entusiasmante su Netflix”.

Jeph ha inoltre spiegato come possano coesistere nello stesso mondo personaggi come gli Avengers e Daredevil. Quando i supereroi lottano con Loki e i Chitauri nel film diretto da Joss Whedon, infatti, i personaggi sono a New York. A pochi isolati di distanza dal luogo della battaglia si trova Hell’s Kitchen, ma Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage non vengono coinvolti in un incidente che riguarda diversi universi in collisione. Quella, ha ricordato Loeb, è una situazione che gli Avengers possono risolvere.
Il dirigente della Marvel ha sottolineato:

“Volevamo avere l’opportunità di poter raccontare storie riguardanti gli eroi della strada e su come possano riuscire a interagire nel mondo della Marvel senza che ne sembrino completamente distaccati e allo stesso tempo far sentire che quello che si racconta è una parte di quel mondo”.

Fonte: ComicBookMovie