Nel corso di un’intervista rilasciata a Huffington Post, RJ Mitte, interprete di Walter Jr. in Breaking Bad, ha ricostruito le tappe salienti che lo hanno portato a diventare un attore, inevitabilmente toccando anche la questione della sua paralisi cerebrale. L’attore ha rivelato che quando si è trasferito a Los Angeles, a tredici anni, si sentiva molto condizionato dalla sua situazione personale, ma anche che, dopo aver ottenuto il suo ruolo più celebre, è riuscito ad affrontare meglio la propria disabilità.

C’erano dei ragazzi che mi spingevano. Mi hanno rotto la mano. Avere a che fare con i bulli, crescendo, è stato interessante, ma mi ha portato a provare – odio quella parola – pietà verso di loro. In definitiva, in qualunque modo vada la loro vita, mi dispiace per loro perché non cresceranno mai. Le persone così non imparano mai.

RJ Mitte ha anche affermato che, se l’industria di Hollywood ha fatto molto per le persone con un diverso colore della pelle o per un diverso orientamento sessuale, al tempo stesso non ha dato risalto a quelle con disabilità. Ha affermato di essere solo uno dei pochi attori a poter lavorare, nonostante le disabilità. Questa circostanza lo motiva a cercare di informare:

Cerco di sensibilizzare, non solo verso la paralisi cerebrale, ma su tutte le disabilità e sulla loro conoscenza. La mia mi ha dato una tale consapevolezza che sono stato in grado di lavorare in Breaking Bad e di crescere e imparare. Devi sempre essere consapevole perché è qualcosa di reale. Non è qualcosa su cui le persone possono dire “Ah sì, quella cosa della paralisi…”. Ci sono persone che convivono con essa e persone che dovrebbero vederla perché è reale. È il nostro mondo.

Fonte: HP