Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso,
e la saggezza di comprendere la differenza.

La prima stagione di The Leftovers è tutta qui, nella celebre Preghiera della serenità che non viene mai esplicitamente citata, ma che sempre cammina silenziosa accanto alla storia e ai protagonisti. C’è questa invocazione al cielo, a volte rabbiosa, a volte disperata, a volte inconsapevole, che è la vera costante di una storia senza storia, di una vicenda senza sbocchi e senza risposte. È il ribaltamento della prospettiva sul Giudizio Universale, l’affresco che viene omaggiato nella splendida intro, e il racconto di chi si allontana dalla luce e dalla ricerca delle risposte per rimanere all’ombra delle domande, quelle di sempre. Dopo un inizio stentato, il progetto di Damon Lindelof tratto dal romanzo di Tom Perrotta ha trovato equilibrio e identità, costruendo una delle migliori proposte dell’estate.

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