I Will Face My Enemy non smuove troppo le acque della serie, ma si limita a consolidare determinati rapporti e personaggi, in relazione a se stessi e al gruppo. Al quarto episodio Agents of S.H.I.E.L.D. rallenta, ma non molla la presa, con May e Coulson in prima linea nel recupero di un manufatto, quindi l’ennesimo scontro a distanza con l’Hydra e un Fitz che finalmente emerge dall’ombra in cui la sua condizione l’aveva confinato per riunirsi al gruppo e ripartire. Un buon episodio, che ricorderemo soprattutto per un combattimento tra due May.

Sul retro di un dipinto del Cinquecento, scampato all’incendio in una chiesa, vengono trovati dei misteriosi quanto indecifrabili simboli, uguali a quelli che Coulson ha tracciato nel finale della seconda stagione, e che ancora oggi non gli fanno dormire sonni tranquilli. La squadra si mobilita per il recupero, e il nuovo direttore dello S.H.I.E.L.D., in compagnia di una May che, suo malgrado, deve interpretare un pe...