“Amuse me, clown!”

American Horror Story, con la parziale eccezione del primo anno, rimane una vicenda costruita alle soglie di cambiamenti epocali nell’universo di riferimento. Il passato che si aggrappa con tutte le sue forze al potere per non cedere il passo ad un nuovo corso. Un gioco delle parti che ha sempre visto Jessica Lange incarnare un’autorità ormai fragile e al tramonto in un mondo che non riesce più a tenere sotto controllo, e quindi Sarah Paulson come l’alternativa che percorre il sentiero opposto, dallo sbandamento alla sicurezza di sé. Freak Show non fa eccezione, ma questa rimane solo una delle offerte che la corposa vicenda propone allo spettatore.

Il passaggio di consegne avviene, per il momento solo idealmente, nell’esecuzione canora che richiama quella della settimana scorsa di Elsa. Dalla classica “Dream a little dream of me”  a “Criminal” di Fiona Apple, ancora dei momenti – quando non smaccatamente ana...