Francamente è un bene che Homeland non sia solo quello mostrato nella scena finale di questo episodio. Questa è una serie in cui, nei primi tre anni, abbiamo visto il dramma personale dei protagonisti, e quindi Carrie, Brody, Saul, scorrere nelle pieghe di uno scomodo scenario internazionale, fino a prendere il sopravvento sulla storia. Che è un tipo di idea che può andare bene fino a un certo punto e in certe circostanze. Ad esempio, avvicinarsi pericolosamente, fino al coinvolgimento emotivo, ad un marine che potrebbe aver subito un lavaggio del cervello può essere un’idea che funziona. Sedurre il nipote di un terrorista per tenerlo sotto controllo, invece, funziona un po’ meno.

Carrie è un personaggio fortemente instabile, che traeva la maggior parte della sua forza dall’essere una donna forte, che comprendeva bene il suo lavoro e che si spingeva al limite nel portarlo a termine. Ma al tempo stesso non l’abbiamo mai vista in una posizione di potere: la sua in...