Anche nella sua terza stagione, Mad Men rimane storia di cambiamenti, di brusche conclusioni e di folgoranti inizi. Siamo nel 1963, e lo strappo sociale che corre lungo tutto l’arco del decennio, e che è alla base della narrazione della serie di Matthew Weiner, inizia a far male davvero. Dopo il consolidamento delle prime due stagioni, in questo nuovo capitolo della vita di Don Draper e dei suoi colleghi le crepe formatesi silenziosamente fino a quel momento iniziano a scavare. Colpiscono famiglia, società, lavoro, e vanno a minare quel sistema sul quale l’american way of life aveva prosperato nel decennio precedente, lasciando spazio a nuovi margini di scelta, impensabili fino a quel momento. Questo è l’anno in cui Mad Men diventa davvero grande.

Si inizia ribadendo la centralità del personaggio interpretato da Jon Hamm, fin da un traumatico prologo che ne racconta la nascita, e che in prospettiva già contiene tutte quelle problematiche legate alla difficoltà per il protagonista nell’accettare le proprie origini. Il mad men per eccellenza si mantiene quindi fedele al proprio ruolo sociale, una posizione dominante in una società alle soglie di cambiamenti importanti, e che finirà per travolgerlo. La crisi passa innanzitutto dalla famiglia, e culminerà in una decisione fino a due stagioni prima semplicemente impensabile. È anche l’anno di Sally (Kiernan Shipka), che inizia ad acquistare quell’identità che la renderà la più giovane protagonista della serie.

È una stagione in cui le donne, anche sull’onda dei mutamenti sociali in atto, iniziano a farsi valere. Betty (January Jones), Joan (Christina Hendricks), Peggy (Elisabeth Moss), un trio di personaggi che esce dall’ombra e dallo stereotipo sociale al quale sembrava condannato, per reclamare nuovi spazi all’interno del nuovo ordine che si sta formando. Don dovrà riconoscere, a vario livello, questi spazi, e nel riconoscimento dovrà necessariamente rinunciare ad una parte di sé, lui che aveva indossato il proprio status sociale come un’armatura contro la sua debolezza. Il mondo cambia, il percorso del personaggio di Salvatore Romano (Bryan Batt) sarà emblematico, e non sarà l’unico. Bisognerà adattarsi per sopravvivere, e nel finale di stagione emergeranno nuove soluzioni, una nuova pelle da indossare, ma destinata ad invecchiare sempre più in fretta.

La terza stagione di Mad Men è stata raccolta, nei suoi tredici episodi complessivi, in quattro DVD, ai quali si aggiungono numerosi contenuti speciali, per una durata complessiva di circa dieci ore. La distribuzione degli episodi nei rispettivi dischi viene specificata sul retro del cofanetto, mentre è assente sui dischi stessi. Come per il cofanetto della seconda stagione, si è prediletta, nella scelta dei contenuti speciali, una visione più distaccata rispetto alla serie stessa, con l’inserimento di vari approfondimenti che affrontano piuttosto temi cardine negli anni ’60, comunque presenti nello show.

Emerge lo speciale, ricco e particolareggiato, che ricostruisce la storia della pubblicità delle sigarette, partendo da una prospettiva storica e ravvicinando sempre più lo sguardo critico sul mutamento del linguaggio di chi doveva vendere un prodotto sempre più difficile da reclamizzare. In Mad Men la sigaretta non è mai solo un vezzo o una cattiva abitudine, ma è parte integrante della caratterizzazione dei protagonisti: un ulteriore indizio, al pari di un abito costoso o di una macchina di lusso, dello status sociale acquisito. Quindi un extra che ricostruisce, tramite un’intervista, l’attività della disegnatrice Dyna Moe, che negli anni ha raccontato lo show con un’opera per episodio.

Quindi la lotta per i diritti civili, protagonista dello speciale Medgar Evers: un eroe mai celebrato e We shall overcome – La marcia su Washington, sul celebre discorso tenuto da Martin Luther King. Nel primo, in particolare, si ricostruisce, tramite interviste e filmati, la vita di Medgar Evers, attivista per i diritti delle persone di colore, figura fondamentale nel superamento della segregazione razziale nelle scuole in America, assassinato proprio nel 1963, anno in cui si svolgono gli eventi della stagione (l’assassinio verrà citato in una sequenza onirica nell’episodio The Fog).

Dati Tecnici

Video: 1.78:1
Audio: Italiano, Inglese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano, Inglese

Contenuti Speciali

Disco 2

  • Vediamoci chiaro: la storia della pubblicità di sigarette

Disco 3

  • Medgar Evers: un eroe mai celebrato

Disco 4

  • Mad Men illustrato
  • We Shall Overcome: la marcia su Washington