Ci siamo. Che siate pronti oppure no – io ad esempio non lo ero – The Walking Dead è ritornato con la première della quinta stagione. Con una sesta annata già confermata per uno degli show di maggior successo della storia dei cable network, ci avventuriamo tra le infide stanze di Terminus, immergendoci in quaranta minuti tesi, in cui morti viventi, cannibali, esplosioni e massacri assortiti si danno il cambio sullo schermo, spesso occupando insieme la scena. La serie tratta dal fumetto di Robert Kirkman, nel bene o nel male, rimane coerente con se stessa. Non tutto funziona a dovere in “No Sanctuary”, ma l’azione non ci abbandona mai e la rapida e feroce conclusione dell’arco narrativo lascia ben sperare per un ritmo della storia più alto rispetto a quello della seconda metà dello scorso anno.

La gestione degli archi narrativi in The Walking Dead è sempre stata particolare. Dopo aver passato una stagione intera bloccati in una fattoria, abbiamo assistito ad un f...