La promessa di Laura Palmer era il raggio di luce che scuoteva l’infernale prigione, più mentale che fisica, denominata Loggia Nera. Era l’ennesima paradossale linea di scrittura giunta al culmine di una vicenda che normale non era mai stata, e che già aveva il marchio della fine impresso su di sé. David Lynch, che da creatore aveva dato la scintilla iniziale a Twin Peaks, tornava nel finale di serie per raccontare, dopo la genesi, anche l’apocalisse della folle ricerca di un assassino che si era tramutata in qualcosa di più. Un finale sospeso, inevitabilmente in parte poco soddisfacente, come solo i capolavori dalle grandi domande sanno regalarne. E quindi l’ultimo sospiro di una visione che diventava una sfida lanciata da Lynch a se stesso, ad un futuro della televisione che Twin Peaks aveva contribuito a cambiare per sempre.
Sì, perché ancora scossi dall’annuncio, uno dei più attesi, incredibili e clamorosi della sto...
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