Nella puntata di The Walking Dead andata in onda negli Stati Uniti domenica, intitolata Self Help, si è scoperto il passato del sergente Abraham Ford (Michael Cudlitz) e il segreto di Eugene (Josh McDermitt).

Nei flashback si è infatti visto quanto accaduto alla famiglia di Abraham e il momento più buio della vita del personaggio. L’attore è convinto che i momenti più drammatici dell’episodio gli permetteranno di conquistare l’affetto del pubblico, anche se è certo che la serie non potrà mai accontentare tutti:

“Siamo probabilmente il più grande show al mondo attualmente, ma ci sono persone che si arrabbiano ogni settimana nei confronti di ogni episodio. La maggior parte delle persone lo amano, ma c’è poi una fazione che lo odia. E poi, la settimana successiva, quel gruppo di persone lo ama e un altro lo odia. Non penso ci sia un modo per far concludere la serie e far contenti tutti”.

Nella puntata Abraham, Eugene, Glenn (Steven Yeun), Maggie (Lauren Cohan), Rosita (Christian Serratos) e Tara (Alanna Masterson) si dirigono verso Washington, e si scopre come l’ex militare in passato stesse per suicidarsi quando ha incontrato il finto scienziato, che confessa di aver inventato l’esistenza di una cura pur di rimanere in vita. Abraham, dopo la dichiarazione, picchia violentemente l’uomo, lasciandolo privo di sensi.

La brutale reazione potrebbe aver messo in cattiva luce il personaggio, ma il suo interprete non se ne preoccupa perché pensa solo a recitare nel migliore dei modi il ruolo che gli viene affidato:

“Ho una responsabilità nei confronti delle persone con cui lavoro e nei confronti di me stesso nell’essere fedele a quello che sto cercando di rappresentare. Su tutto il resto non si ha controllo. Ci si può preoccupare dei fan, ma non può cambiare la situazione”.

Cudlitz ha quindi lodato il lavoro compiuto dallo showrunner Scott Gimple nel portare in vita i personaggi creati da Robert Kirkman, dando la giusta importanza a ognuno di loro perché non c’è una storia principale anche se alle volte non sono tutti al centro dell’attenzione. Michael ha ricordato che lo stesso è accaduto con Band of Brtohers, dove anche nei momenti in cui non si era protagonisti ci si impegnava al massimo.

L’attore ha infine confessato di essere felice dia ver superato la fase in cui si cerca di raggiungere Washington perché non era possibile conoscere nuovi dettagli del passato di Abraham fino a quando non si andava oltre la situazione e ha rivelato:

“Abraham ha più ragioni per vivere rispetto al passato. Aveva toccato il fondo, non aveva nessuno nella sua vita. Ora c’è qualcuno”.

Fonte: The Wrap