“vecchio e irrilevante nel panorama contemporaneo dei media”.
La star di Mad Men ha poi aggiunto una spiegazione più approfondita riguardante questo sentimento:
“Chiedete a chiunque abbia meno di venti anni se mi hanno sentito nominare e vi dirà “No, quel tizio assomiglia a mio padre””.
Secondo Hamm è infatti difficile lasciare il segno se non ci si chiama Hemsworth, non si fa parte dei One Direction o non si indossi un mantello e delle calzamaglie per lavoro. Jon è stato in lizza per alcuni ruoli di supereroi in passato ma è convinto di aver preso la giusta decisione nel rifiutarli perché non voleva essere obbligato a interpretare per molti anni lo stesso ruolo:
“Gli accordi che fanno sono così draconiani. E, ovviamente, sei sotto contratto non solo per un film…ma almeno per altri due di cui non hai nemmeno letto la sceneggiatura, e non hai idea di come saranno e di tutti i crossover che sarai obbligato a fare. Accettare ora un film di supereroi vorrebbe dire per me lavorare fino a quando avrò 50 anni a quel personaggio in particolare. E’ molto lavoro per un solo progetto, che non è necessariamente la ragione per cui sono entrato nel mondo del lavoro, ovvero per fare molte cose”.
Jon Hamm è stato recentemente protagonista dell’episodio speciale di Natale di Black Mirror (qui la nostra recensione) che sfiora con intelligenza questioni legate alla tecnologia e ai social media, elementi considerati dall’attore
“Terrificanti. E’ parte del motivo per cui non sono presente in alcun modo sui social network. Essere un attore sotto l’occhio del pubblico e una quasi celebrità è strano abbastanza senza condividere tutto con gli altri”.
Un atteggiamento che nella società contemporanea può sembrare da eremita ma che l’interprete di Don Draper è ben felice di poter mantenere.
Fonte: The Hollywood Reporter
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