Le riprese della seconda parte della seconda stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. sono in pieno svolgimento, e in attesa di sapere quanto la grande rivelazione sulla vera natura di Skye (Chloe Bennet) influenzerà lo stesso personaggio e l’intera serie, il protagonista Clark Gregg – volto del Direttore Phil Coulson – ha parlato con CBR sia di questo cambiamento che di quello che potrebbe accadere nella serie della Marvel da qui in avanti.

Cosa ti emoziona in relazione alla direzione che potrebbe prendere la serie, data la grande rivelazione della midseason su Skye?
Quello che mio è piaciuto in questa stagione è che i poveri autori non hanno dovuto galleggiare nell’acqua come lo scorso anno, quando hanno dovuto aspettare – nella prima stagione – l’arrivo de “Il Soldato d’Invero” [Capitan America 2, n.d.r.). In qualche modo tengono loro le redini adesso. Abbiamo iniziato a vedere la scrittura, e nel giro di sette/otto episodi ci siamo ritrovati in questa città sotterranea, e la Terragenesi, che è stata una cosa incredibile, e BAM, adesso dobbiamo relazionarci con ciò in cui questa persona è stata trasformata, e abbiamo gli Inumani. Fantastico!

L’avvicinare i superpoteri così tanto al DNA dello show quanto ha cambiato questa stagione, o lo show stesso?
Difficile da dire. Non lo so ancora. Non abbiamo ancora girato abbastanza perché io possa rispondere a una domanda del genere. Quello che mi piace in questo è che non è la tipica storia di origini. Nel suo insieme lo S.H.I.E.L.D. è quello che protegge le persone da ciò che non conoscono, il che spesso vuol dire che è gente che si trova nell’elenco – persone che hanno poteri perché sono diventate dei mutanti o che hanno avuto dei poteri dalla tecnologia o dall’Hydra o da manufatti alieni. Gli Inumani rappresentano un capitolo diverso. Almeno nei fumetti, gli Inumani sono una razza umana che è stata trasformata. Sono dei mutanti, più o meno. Ho sempre amato quella parte dei fumetti. Sono persone che si sono evolute in modo diverso, ed è una cosa che ha generato molta paura. Alcune persone li vogliono annientare. Alcune persone li vogliono imprigionare. Alcune persone le vogliono catalogare. Alcuni di loro diventano supereroi. Alcuni di loro diventano mostri. Io trovo ciò particolarmente attinente. Accetteremo le persone che sono diverse o tenteremo di sterminarle?

Lo scorso anno, avete schivato e tessuto gli elementi della trama proveniente da “Capitan America: Il Soldato d’Inverno” che hanno influenzato profondamente lo show. Con la rivelazione degli Inumani avete dato il via a qualcosa che farà parte dei grandi film Marvel prossimamente. Cosa significa per voi essere in prima linea nell’introdurre un concetto di lungo termine come questo?
Sono emozionato in merito. Penso che gli Inumani siano una grande e bella parte dell’universo Marvel, una storia grandiosa. E daremo il via a un qualcosa che esploreremo. Sono felice che ci abbiano dato fiducia con ciò, e penso che prenderanno tutto ciò che hanno intenzione di fare, e sarà tutto connesso. E inoltre avremo la libertà di rendere nostro quello che faremo nel nostro show. Penso che quest’anno il nostro show funzioni meglio per come è impostato. La gente mi chiede meno “Quando apparirà Tony Stark?” E mi ferma per strada chiedendomi con preoccupazione di Leo Fitz. Quello che accade nel nostro show deve funzionare nel nostro show, e se a un certo punto, in futuro, dato che pensano sempre a cose grandiose, diventerà qualcosa che si intersecherà con i film sarà fantastico.

In America Agents of S.H.I.E.L.D. riprenderà la programmazione della seconda stagione il prossimo 3 marzo.

Fonte: CBR