Breve ritorno alle origini per Agents of S.H.I.E.L.D., con un episodio incentrato, fin dal titolo, sul personaggio di Melinda May e sul pesante trauma subito nel corso di un’azione in Bahrain e che l’ha resa la figura scostante e seria che ben conosciamo. Intervallare eventi ben più interessanti del presente con rapidi e puntuali flashback dal passato sembrerebbe una mossa per guadagnare tempo prima dello sprint finale – e un po’ lo è, in queste stagioni che hanno un numero di episodi eccessivo – eppure la scrittura, firmata per l’episodio da D.J. Doyle, ha la buona intuizione di ricollegare il tutto non alla storyline che ci aspetteremmo. Mentre l’attenzione è puntata proprio sul real S.H.I.E.L.D., è ad Afterlife che dobbiamo guardare, e all’addestramento di Skye con sua madre.
Progetto Vendicatori citato a più ripr...
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