Nathan Fillion ha condiviso con Entertainment Weekly un lettera d’amore rivolta non ai suoi fan o ai progetti di cui è stato protagonista, come Firefly, ma a The Walking Dead.

L’attore ha esordito spiegando che guarda alcuni programmi televisivi per diversi motivi:

La differenza è se questo show mi sta distraendo o se questo lavoro sospende la mia incredulità e mi traporta in un regno di “cosa accadrebbe se”. Sicuramente non mi sintonizzerò la settimana prossima se non mi interessa quello che accade dopo. Datemi una storia che mi obblighi a chiedermi cosa farei se fossi nella stessa situazione. Lasciatemi preoccupare per i personaggi che ho imparato a conoscere, fatemeli osservare mentre imparano e crescono, o si fermano e falliscono. Lasciatemi odiarli, lasciate che mi deludano. Lasciatemi vederli fare scelte formate dalle loro esperienze. Quando mi immergo realmente in un programma, va oltre la tipica esperienza di vederlo da solo in casa. Voglio condividerlo, riunire i miei amici“.

Fillion ha raccontato che spesso organizza le serate preparando cibo e bevande, spesso in base al tema dello show, rendendo la visione un evento che permette di condividere l’entusiasmo dell’attesa o di parlare delle parti che hanno emozionato, provando a capire cosa accadrà nel prossimo episodio e spiegando perché prevedono certe cose.
Nathan coinvolge spesso anche persone che non hanno mai visto certe serie e ama vedere come vengono coinvolti dalla passione delle altre persone che sono già conquistate. Ogni persona trova un suo posto di fronte alla tv e, dopo le ultime battute o alcuni commenti, cala il silenzio nella stanza:

“Lo show inizia. L’attesa è finita. La settima trascorsa parlando dell’ultimo episodio si è conclusa. L’anticipazione è saziata. Il viaggio continua”.

Durante le pause pubblicitarie si dà spazio a ogni tipo di commento:

“Quello che importa è che ci abbiano fatto provare qualcosa. Le emozioni nascono da una storia ben costruita”.

L’attore ha quindi dichiarato:

“Grazie Walking Dead. Grazie per aver sopportato il calore di Atlanta. Grazie per il sacrificio di esservi allontanati dalle vostre case. Grazie, cast e troupe, sceneggiatori e produttori, responsabili del casting e dei costumi. Grazie, responsabili del trucco e acconciatori, assistenti e tutti gli artisti che interpretano i walker. Ringrazio voi tutti.
Per chi non ha ancora visto The Walking Dead, non dovete essere interessati all’apocalisse. Non dovete apprezzare le domande sul come sopravvivereste se la società, l’economia, le infrastrutture e la civiltà si fermassero. Non dovete nemmeno apprezzare le riflessioni sulle difese contro gli zombie per amare una buona narrazione…ma aiuta”

Fonte: EW