Come i suoi protagonisti, Wayward Pines non conosce mezze misure. Al di là delle più basilari obiezioni su logica e coerenza interna – ma ci arriveremo – è una serie che ha processato fin dall’inizio se stessa, alzando l’asticella della tensione, costruendo piani su piani. Ha ucciso i suoi protagonisti, ha creato ad ogni puntata un nuovo equilibrio, ha eluso sistematicamente le risposte e infine ha sganciato due episodi bomba, uno sconvolgente, l’altro di assestamento, che hanno messo un punto fermo sui misteri della vicenda. Dalle ceneri delle domande e perplessità rimaste insolute alla fine della quinta puntata, emerge un nuovo episodio-spiegone, che sistematicamente ribatte, con parole, immagini e flashback, a tutti i quesiti. Sono risposte esaurienti? Decisamente sì. Sono risposte soddisfacenti? Non proprio.

Choices è praticamente la seconda parte ideale, intervallata da una settimana di pausa nella programmazione, di The Truth. In quell’episodio le parole d...