Il panel dedicato dalla BBC America alla sua serie Doctor Who ha rivelato qualche anticipazione sulla nona stagione e spiegato alcune scelte narrative compiute.
Tra gli elementi più attesi del ritorno sugli schermi, che avverrà il 19 settembre, c’è la partecipazione di Maisie Williams a una delle puntate inedite e lo showrunner Steven Moffat ha spiegato che il personaggio affidato alla giovane star sarà molto diverso da quello di Arya Stark in Game of Thrones, pur non potendo rivelare i dettagli, e ha poi aggiunto:

“Sono veramente entusiasta di quello che Maisie deve fare nello show ma al pubblico ci vorrà un paio di momenti per capire cosa abbiamo in programma”.

I giornalisti presenti hanno poi voluto approfondire la partecipazione alla serie di Michelle Gomez con il ruolo di Missy, la prima rigenerazione femminile del Maestro:

“Il punto più importante del cambiarlo in Missy era che il Dottore non reagisce affatto alla trasformazione. Semplicemente continua a parlare. E’ sconvolto che lei sia lì. Non dice nulla del fatto che sia una donna. Quindi, chiaramente, è un’affermazione molto forte. E’ semplicemente una cosa che accade”.

Inevitabilmente durante il panel si è quindi parlato della possibilità che in futuro il Dottore si rigeneri in una donna. Steven ha chiarito che le persone si chiedano sempre se una donna potrebbe interpretare il Signore del Tempo, ma non si pongono il dubbio riguardante gli uomini anche se dovrebbero:

“La maggior parte degli uomini sarebbero terribili nel ruolo del Dottore. Ci sono veramente poche, pochissime persone che possono interpretare quella parte. Penso sia necessario espandere quello che lo show può fare tutto il tempo perché è il motivo per cui è ancora in vita. Non sto dicendo che sia inevitabile e non sto escludendolo. Sto semplicemente dicendo che è possibile”.

Lo showrunner ha spiegato ulteriormente la posizione degli autori:

“Nella mia testa sembra razionale perché sappiamo come gli esseri umani non siano mai completamente uomini o donne. Tu sei prevalentemente una donna, io un uomo. Forse un Signore del Tempo maschile è qualcuno le cui rigenerazioni sono per la maggior parte maschili. Forse si è rigenerato un paio di volte in una donna. Gli aspetti scientifici di questo mondo di finzione per me lo giustificherebbero. Altrimenti la vita potrebbe essere un po’ complicata”.

Secondo Moffat quindi, non si tratta di scelte artistiche ma basate sulla logica alla base degli eventi:

“E’ semplicemente legato al fatto che funzionerebbe. Quando accadrà è perché qualcuno dirà ‘Quella persona sarebbe fantastica’. Persino i membri del pubblico più legati alle tradizioni e al passato diranno ‘Oddio sì. Odio l’idea di una donna che interpreti il Dottore, ma lei sarebbe grandiosa’. Quello è ciò che vogliamo”.

Per riuscire in questo difficile compito l’attrice dovrebbe avere delle caratteristiche specifiche come un carisma da star e la capacità di attirare l’attenzione del pubblico e non farla mai distogliere, “non a causa dell’aspetto fisico, ma semplicemente perché il suo viso è così affascinante“.

Steven ha poi rivelato qualche dettaglio su Clara (Jenna Coleman) e sul fatto che abbia vissuto in molti periodi temporali diversi:

“Avrà dei sogni che riguardano questo aspetto. E’ una di quelle cose che, se messe in un episodio, la maggior parte del pubblico ora le avrebbe dimenticate e non ricorderebbe di cosa si sta parlando. Nella mia mente lei ha dei sogni. Ha una vaga consapevolezza che ha vissuto altre cose ma nulla di chiaro e definito”.

La nona stagione, infine, non avrà un mistero principale perché sarà l’elemento emotivo a collegare tutte le puntate dopo che Clara ha deciso di vivere pienamente la sua esperienza nel viaggio e nel tempo accanto al Dottore:

“Se è ancora più pericoloso per lei è meglio. Sta diventando come lui”.

Fonte: SlashFilm