“Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere”

Una lezione di vita che i The Rokes cantavano in una celebre hit degli anni Sessanta e che il Barry Allen interpretato da Grant Gustin sembra aver appreso perfettamente, o almeno così pare dalla visione del primo episodio della seconda stagione del The Flash targato The CW.

Nei mesi trascorsi dagli eventi del finale della prima stagione, in cui un buco nero si era abbattuto su Central City in seguito alla morte dell’Anti-Flash (Tom Cavanagh) e allo sfasamento temporale da essa derivato, il velocista scarlatto ha continuato a svolgere la sua attività di supereroe, prendendo però le distanze dal suo team di supporto e agendo in solitaria. Nonostante Central City lo acclami come salvatore della città e istituisca una giornata in suo onore, Flash è infatti consapevole che il merito della chiusura della singolarità non è suo bensì di Ronnie Raymond (Robbie Amell), la metà più giovane di Firestorm, che nel far ciò ha sacrif...