Tensione, attesa e tanto senso di catastrofe imminente. Questo è stato, almeno fino alle battute finali, Our Man in Damascus, penultimo episodio della quinta stagione di Homeland. Con le storyline tutte allineate e collegate, si attende solo di conoscere la natura e l’esito dell’attentato progettato in una capitale europea. E Carrie, Saul, Allison e Quinn sono le pedine molto determinanti, in senso positivo o negativo, di un gioco nel quale non si dimostrano molto bravi. Forse perché la serie alle loro spalle non è stata in grado di definire bene le regole o di giocare secondo queste. Ancora una volta le forzature sono molte, ma questo è un episodio che si stringe molto intorno alla forza dei suoi protagonisti, riuscendo comunque a coinvolgerci.

E bisogna sottolineare il grande valore aggiunto rappresentato da Allison (e dalla sua interprete Miranda Otto) in questa stagione. L’arrivista che diventa traditrice e riesce a prendere in giro tutto e tutti. Certo, con un di...