La scorsa settimana avevamo lasciato Billions non completamente soddisfatti, ma con la voglia di concedere una seconda opportunità alla nuova serie di Showtime, se non altro per capire che direzione avrebbe intrapreso. Dopo la visione di Naming Rights, possiamo affermare di saperne di più sullo stile della serie e sulla caratterizzazione dei suoi personaggi. D’altra parte, i difetti rilevati la scorsa settimana – un certo gusto gratuito per scene e dialoghi d’impatto e irrealistici – rimangono, e tengono a freno le potenzialità di una serie (appena rinnovata per una seconda stagione) che per il resto si rifugia nelle performance sempre convincenti di Damian Lewis e Paul Giamatti.

Emblematico un dialogo che ascolteremo ad un certo punto tra Rhoades e Bryan Connerty (Toby Leonard Moore, lo scorso anno l’abbiamo visto in Daredevil), nel quale di fronte alla prospettiva di incastrare definitivamente Birch e portare a casa un risultato sicuro, si preferisce rimettere qualc...