Come vi sentite ora rispetto a quando avete iniziato questa avventura?” Con tale domanda amletica (e qui il concorrente studioso Giovanni, se potesse, snocciolerebbe subito una soporifera massima filosofica delle sue).

La domanda è rivolta ai concorrenti rimasti, accusati – testualmente – di essere frenati, confusi e privi di gioia. Sì, proprio così hanno detto i nostri quattro giudici, sottolineando l’assoluta mancanza di brillantezza da parte dei partecipanti, e in effetti, rispetto alla partenza, dobbiamo riconoscere che anche coloro che ci erano apparsi più frizzanti (come ad esempio Marzia, Mattia e Lorenzo) si sono poi progressivamente “ammosciati”, perdendo verve, ispirazione e fantasia. Quindi, da questo momento, la missione di Cracco, Barbieri, Cannavacciuolo e Bastianich è quella di invertire la rotta e fare il possibile per tirare fuori la gioia, concedendo agli aspiranti MasterChef ciò che di più prezioso ha ogni essere umano: la libertà!

Libertà di esprimersi e di essere ciò che si è, e quindi, visto che ci troviamo in uno show culinario, libertà di cucinare finalmente ciò che si vuole. La Mistery Box, prima prova della puntata, dà totale spazio agli sfidanti per creare un piatto in assoluta libertà, avendo addirittura la possibilità di cambiare anche un ingrediente tra quelli assegnati e sceglierne un altro a proprio piacimento.

Masterchef 5 - nona puntata

Ma non saranno così troppo buoni i nostri giudici? Non sarà un trabocchetto? In realtà questa magnanimità nasconde delle insidie che i nostri quattro esperti hanno previsto. La libertà di agire, in alcuni casi, si rivela un’arma a doppio taglio, perché la paura di sbagliare mette in seria difficoltà anche i più spavaldi, e fa invece emergere quelli che, talvolta anche a dispetto delle apparenze (vedi la fragile e piagnucolosa Alida) hanno una volontà di ferro e l’obiettivo di arrivare fino alla fine. I piatti meglio riusciti sono quelli di Giovanni, Lucia e Alida e proprio quest’ultima si conquista la vittoria. Alida, così apparentemente emotiva ed insicura, che, come sottolinea Cracco, nella scorsa puntata aveva pianto per quasi un’ora per non essere stata all’altezza di una prova, vincendo il primo round si aggiudica un vantaggio nell’Invention test di questa sera (e appena può non perde l’occasione per lanciare frecciatine o criticare i compagni).

Attimo di suspense: i giudici comunicano che si continua all’insegna della libertà e quindi stavolta il compito è di cucinare un piatto con ingredienti selezionati dalla paradisiaca dispensa. Ma il compito sarà svolto in compagnia di un grandissimo chef e… tadaaaaaa, colpo di scena, il grande chef è nientepopodimeno che Carlo Cracco. E Alida ha il privilegio di fare la spesa e di cucinare fianco a fianco con il tenebroso e piacione chef che tanto affascina e seduce tutte le nostre concorrenti di sesso femminile. L’atmosfera in cucina è già cambiata, si respirano allegria e competizione, la sfida si fa interessante e anche i nostri giudici sembrano divertirsi di più. Scambi di battute, allusioni e doppi sensi circa il piccione cucinato da Cracco, paragonato da Bastianich a un “ballerino con scarpe costose”. Brillano per originalità e accostamenti i piatti di Lucia, Maradona e Mattia, oggi in particolare sempre sotto l’occhio attento di Chef Cracco che sprona il giovane cameriere ventenne a osare di più e a tirare fuori tutte le sue qualità. Alla fine ad aggiudicarsi l’Invention test è il pacioso Dario grazie a un insolito ed apprezzato risotto al mojito. La peggiore, e per questo eliminata dal gioco, è Beatrice, colei per la quale batte il cuore del povero Mattia, che ora dovrà dire addio a ogni possibilità, seppur remotissima, di conquistare l’amata biondina.

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Intrecci di cuore a parte, i giudici adesso hanno deciso davvero di mettersi in gioco e di diventare ancora di più protagonisti dello show, perché dopo Cracco è ora il turno di Chef Barbieri e Chef Cannavacciuolo, autonominatisi capi delle due squadre per la prova in esterna. Questa volte le due brigate di cucina si mettono alla prova nella suggestiva cornice dell’ex convento dell’Annunciata, alle porte di Milano, e la sfida consiste nel preparare un appetitoso cestino da picnic per 60 milanesi e la loro déjeuner sur l’herbe, come direbbe Sylvie, simpatica ai suoi compagni quanto una zanzara che ti ronza nell’orecchio mentre tenti di prendere sonno, in una torrida notte d’agosto.

Cannavacciuolo propone un ruspante picnic napoletano con frittate di pasta, friarielli, salsicce, e torte capresi, mentre Barbieri attraversa l’Italia con involtini di carne marinata, fregola e vongole, polpette di coniglio e torta sbrisolona. Impossibile decidere quale sia il cestino più buono, per cui prendendo alla lettera il concetto di libertà, tema indiscusso della serata, non c’è alcuna votazione per decretare il menù migliore, ma i giudici stessi si prendono la libertà di mandare al Pressure test i concorrenti che secondo il loro parere hanno lavorato peggio all’interno dello squadra.

Il Pressure test che chiude la puntata di stasera prevede uno scontro diretto “uno contro uno” tra Marzia, Lorenzo, Alice, Sylvie e Maradona. Si parte da Marzia che batte Maradona con un tiramisù e si salva. Maradona perde contro Lorenzo e manifesta la volontà di perdere anche contro Alice al fine di scontrarsi con Sylvie e mandarla a casa. Tuttavia il suo piano fallisce, e alla fine è Alice a dover tornare a casa.

Abbiamo detto che avrebbe voluto perdere contro Alice, perché, come già abbiamo notato la scorsa settimana, Maradona è un singolare stratega: sta facendo un gioco ben preciso e si sta confermando davvero astuto e scaltro, e la sua furbizia, unita alle sue doti di cuoco, ci piace tanto. Di sicuro è il personaggio più curioso ed enigmatico di questa edizione, e gli enigmi intrigano sempre

Credit Photo: MasterChef Italia