Michael Lombardo ha infatti confessato di aver spinto il creatore della serie Nic Pizzolatto a consegnare la seconda stagione in tempi troppo stretti, e che questa sia stata la causa principale che l’ha fatta apparire come una sorta di brutta imitazione della prima. Ecco cosa ha dichiarato:
Quando diciamo a qualcuno di centrare una data di messa in onda, invece di permettere alla scrittura di trovare il suo giusto momento di riposo, di aspettare che sia pronta, che sia fatta — falliamo. E penso che in questo particolare caso, la prima stagione di True Detective fosse qualcosa che Nic Pizzolatto aveva pensato, avuto in gestazione, per un lungo periodo di tempo.
Lombardo ha confessato di essersi più comportato come un esecutivo e di aver trascurato il lato creativo delle cose:
A quel punto ero diventato più un esecutivo del network. Avevamo avuto un successo enorme.. ‘Caspita, mi piacerebbe ripeterlo il prossimo anno’. Bene, sapete che è successo? L’ho messo alle strette. Gli ho fatto consegnare, in un arco di tempo davvero breve, qualcosa che era diventato molto difficile da consegnare. Non era quello che andava fatto con quello show. Lui doveva reinventare la ruota, per così dire. Trovare la sua musa. E penso che sia ciò che ho imparato. Non lo farò più.
Sebbene una terza stagione di True Detective non sia ancora stata annunciata, si pensa che sarà realizzata di sicuro, anche perché Pizzolatto rimane sotto contratto con il network in esclusiva. Ma Lombardo ha asserito che non darà più il via libera a nuove stagioni senza averne prima visto la sceneggiatura.
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