Il 15 febbraio prenderà il via su Hulu la miniserie 11.22.63, tratta dai romanzi di Stephen King e con protagonista James Franco con il ruolo di Jake Epping, un professore di inglese che ritorna indietro nel tempo per impedire l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy.
Tra i produttori del progetto, che verrà trasmesso in Italia grazie a Fox, anche J.J. Abrams.

Il sito di The Hollywood Reporter ha intervistato la star e l’attore ha rivelato qualche dettaglio sulla miniserie e sulla sua esperienza sul set.

  • James ha letto 11/22/63 dopo aver affrontato un difficile esame a Yale per cui si era dovuto preparare su circa 150 libri. Dopo circa un anno e mezzo in cui è stato impegnato per quel difficile test, l’attore ha pensato che finalmente poteva leggere quello che voleva e ha visto in una libreria, mentre era all’aeroporto, 11/22/63, rimanendo affascinato dalla copertina. Nonostante il romanzo fosse lungo oltre 1000 pagine, Franco l’ha letto velocemente e l’ha subito considerato molto adatto al cinema. L’attore si è quindi messo in contatto con Stephen King via e-mail, grazie a un amico comune, per chiedere se i diritti fossero disponibili, tuttavia li aveva già acquistati J.J. Abrams per realizzare la serie targata Hulu. L’attore ha poi scritto una breve recensione del libro per Vice e qualche settimana dopo Abrams gli ha scritto dicendo che amavano gli stessi elementi del libro e voleva offrirgli la parte di Jake.
  • Uno degli aspetti che ha amato del libro e dei copioni è il fatto che Jake non sembri una persona appartenente alla dimensione temporale in cui si trova. Il personaggio diventa una figura realmente interessante che può far notare agli spettatori cosa era grandioso nel passato, come il sapore degli alimenti, ma anche quello che era orribile o peggiore rispetto alla società contemporanea, come le leggi.
    Jake permette quindi di sottolineare le differenze tra le due realtà, oltre a dover cercare di adattarsi al passato. James ha sottolineato che si tratta di una situazione simile a quella degli attori quando interpretano un ruolo: il personaggio deve usare diversi modi di dire, atteggiamenti e comportamenti, oltre a dover vestirsi con un certo stile. James ha quindi dichiarato: “Essendo un attore, interpretare qualcuno che in pratica sta recitando…non so, è stato semplicemente divertente“.
  • Jake è molto consapevole di quello che sta facendo e questa situazione può permettere di commentare ciò che accade in modo interessante.
  • La vita di Jake nel 2016 non sta andando come avrebbe sempre sognato. Il suo interprete ha raccontato che probabilmente da giovane immaginava nel suo futuro una famiglia e il successo come romanziere, ma niente di tutto questo è accaduto perché è divorziato, il suo libro è stato un fiasco e i suoi studenti non sono interessati a quello che insegna. Al, il personaggio affidato a Chris Cooper, è inoltre molto empatico e crede profondamente nella missione che gli affida, ovvero di ritornare indietro nel tempo, salvare Kennedy e rendere la nazione, e forse il mondo, migliore.
  • Jake non è una spia e non ha un passato come militare, tuttavia è intelligente e pieno di risorse. James ha apprezzato molto il fatto che sia una persona comune che affronta un incarico molto importante, trovandosi al posto giusto nel momento giusto.
  • Franco, se potesse tornare indietro nel tempo, vorrebbe forse avvisare qualcuno di ciò che sta per accadere. Nella sua vita, invece, sa che i momenti più duri e gli ostacoli che ha superato lo hanno reso una persona migliore. L’attore ha ad esempio spiegato di aver realizzato una serie di film che non gli interessavano veramente ma realizzarli lo ha portato a compiere delle scelte diverse. Il protagonista della miniserie ha infine ricordato che cambiare il passato, anche piccoli dettagli, potrebbe avere degli effetti inaspettati sul presente quindi sarebbe molto attento a quello che fa.

Che ne pensate? Siete interessati alla miniserie?

Fonte: The Hollywood Reporter