Una delle caratteristiche più apprezzabili di Agent Carter è la sua capacità di gestire una storia che tocca al tempo stesso più toni, senza però snaturare il risultato, ma anzi costruendo qualcosa che il più delle volte ha una sua coerenza interna. Quindi un’ambientazione del passato, con tutto quello che ne deriva, ma con la consapevolezza che questo è un mondo in cui tecnologie fantascientifiche e superpoteri sono la regola. Una storia di spionaggio un po’ strana, raccontata tra dramma e leggerezza. Ed è proprio su quest’ultima che The Atomic Job pone l’accento, mettendo in campo una squadra tra le più improbabili in missione per fermare Whitney e i suoi piani.

Tramite una visione un po’ improvvisa e ingiustificata, ma diciamo che serve alla trama, Wilkes riesce a individuare il corpo di Jane Smith tramite il collegamento con la Materia Zero. Peggy e Jarvis, che per l’occasione ha indossato la sua cravatta da “tempo libero”, arrivano s...