Lo sceneggiatore e regista Thomas Schnauz ha commentato il ritorno della serie Better Call Saul sugli schermi e ha rivelato nuove curiosità e dettagli su quanto accadrà nella seconda stagione.
Ecco quanto dichiarato a The Hollywood Reporter:

  • Il filmmaker è stato entusiasta dalla possibilità di poter realizzare il corto di cinque minuti in bianco e nero che ha dato il via alla nuova stagione. Nonostante le difficoltà avute nel realizzare il segmento, l’esperienza è stata divertente e positiva. Uno degli aspetti più difficili è stato dover girare di notte e dopo l’orario di chiusura del negozio, dal venerdì era al sabato mattina. La sequenza della discarica, invece, è stata girata altrove. A livello tecnico, invece, sono state utilizzate delle lenti particolari e c’è stata molta libertà nel decidere come affrontare la realizzazione del corto. Prima dei ciak si è discussa solo la scelta del passaggio dedicato ai graffiti perché era una quasi vicino ai film sperimentali degli anni ’70.
  • Gli autori avevano discusso sulle iniziali che dovevano essere scritte in quel momento, se quelle di Saul Goodman o di Jimmy McGill. Gene era infatti convinto che sarebbe Saul ad avere il coraggio di fare quello che vuole.
  • Gli sceneggiatori hanno discusso della possibilità di realizzare un episodio dedicato a Gene e se il serial verrà confermato per una terza stagione potrebbe rientrare in scena all’inizio del prossimo season première. Prima o poi, tuttavia, ci sarà più spazio per Gene e per rendere più chiari i legami tra tutti i personaggi.
  • Al termine della prima stagione gli autori avevano pensato fosse il momento di introdurre la trasformazione in Saul Goodman, tuttavia il protagonista interpretato da Bob Odenkirk ha ancora dei conti in sospeso e si deve tenere in considerazione la storia d’amore con Kim, quindi non può ancora lasciarsi alle spalle l’idea di rimanere l’avvocato Jimmy McGill per lei.
  • Odenkirk riesce a rendere indimenticabile il personaggio e la storia si evolve in modo a volte inaspettato. Era infatti difficile ipotizzare che Chuck potesse diventare un possibile traditore alla fine della prima stagione. Michael McKean ha infatti portato degli elementi unici al ruolo che ha permesso di delineare il personaggio, come accaduto con Jimmy. Il protagonista è diverso da Saul Goodman e nessuno avrebbe immaginato si potesse fare il tifo per lui.
  • Il fatto che gli autori e Odenkirk siano riusciti a creare un protagonista che potesse piacere e per cui fare il tifo ha reso più complicato trasformarlo in fretta in Saul Goodman. Nelle prossime puntate si darà spazio al cambiamento che avanza lentemente, come accade molto spesso nella realtà.
  • Alle volte gli autori modificano le loro idee iniziali per quanto riguarda la narrazione e gli eventi mostrati negli episodi. Il regista ha ricordato che nulla è determinato fin dall’inizio e c’è sempre spazio per i cambiamenti.
  • Gli autori hanno una lista di episodi di Breaking Bad che potrebbero ritornare in scena e nel caso di Ken (Kyle Bornheimer) hanno pensato alla necessità di avere un personaggio assolutamente
    negativo che rendesse possibile fare il tifo per Jimmy e Kim. Per apprezzare la storia, gli spettatori possono anche non riconoscerlo se non hanno mai visto la serie con protagonista Bryan Cranston, tuttavia è stato un elemento divertente da sviluppare per gli sceneggiatori e ha aiutato la narrazione.
  • Gli autori amano poter creare dei legami con Breaking Bad, inserire dei piccoli dettagli da scoprire. Si riporterà ad esempio in scena Tuco e altri personaggi amati dai fan, stando tuttavia attenti a far funzionare la storia in Better Call Saul senza perdere l’attenzione e rendendo ancora più ricco lo spinoff.

Better Call Saul va in onda il lunedì negli Stati Uniti, sulla AMC, e da oggi sarà disponibile in Italia grazie a Netflix.

Fonte: The Hollywood Reporter