Con la terza puntata, Other Voices, Other Rooms, 11.22.63 entra nel vivo dell’azione, ma anche nella nuova quotidianità di Jake. Due le svolte fondamentali della puntata, una che conduce dritta al cuore della vicenda, l’altra che aggiunge complessità alla necessità di costruirsi letteralmente un’altra vita in un’altra epoca. La prima è l’entrata in scena di Lee Harvey Oswald; la seconda è il nuovo incontro con Sadie Dunhill, che avevamo intravisto nella prima puntata, nella stessa scuola in cui Jake troverà lavoro.

Avevamo lasciato Bill con un’inequivocabile pagina di giornale in una mano e la pistola nell’altra. Jake è costretto a raccontargli la verità, e dopo una nottata di comprensibile trambusto e diffidenza, Bill acconsente ad accompagnarlo a Dallas e poi ad andarsene con un lauto compenso. Ma quando li vediamo camminare per Elm Street di fronte agli edifici sciaguratamente riconoscibili, mentre Jake illustra come in una visita guidata cosa sarebbe successo di lì a qualche anno, ...