Peter Capaldi ha rilasciato un’interessante intervista a Newsweek in cui parla della sua esperienza sul set di Doctor Who ed esprime una critica alla BBC.
L’interprete del Dottore ha inizialmente raccontato di come si è infortunato al ginocchio durante le riprese, proprio come accaduto a Matt Smith prima di lui. Peter ha ricordato che voleva dimostrare di essere fisicamente all’altezza dei suoi predecessori e voleva a tutti i costi correre e saltare per inseguire gli Zygons. Per sottoporsi all’intervento al ginocchio la star ha dovuto attendere la fine delle riprese della nona stagone e ha sottolineato che lavorare allo show è già un allenamento perfetto per tenersi in forma, rendendo così possibile anche evitare la palestra.

Le riprese di Doctor Who inizieranno tra qualche mese per realizzare lo speciale di Natale e successivamente per girare la decima stagione, l’ultima guidata da Steven Moffat. Charlotte Moore, a capo della BBC, ha infatti deciso di non mandare in onda nuovi episodi della serie fino al 2017. Peter ha parlato della necessità di Moffat di lasciare e passare la guida della serie britannica a Chris Chibnall, ideatore di Broadchurch:

“E’ un incredibile talento ma è un essere umano e non penso possa continuare a lavorare con questo ritmo. Il costo di lavorare a Doctor Who per un individuo è immenso. Deve sopportare di avere il peso più grande sulle sue spalle , ama lo show ed è assolutamente responsable per la serie e ne sente la responsabilità, oltre che il piacere. Ama il suo lavoro quindi penso sia veramente, veramente difficile per lui lasciare. Ma penso che debba farlo, altrimenti potrebbe avere un attacco di cuore”.

Peter ha rivelato che non sa ancora se continuerà a essere il Dottore anche dopo l’arrivo sul set di Chibnall, nonostante la produzione gli abbia chiesto di restare. Si tratta di una decisione difficile da prendere, e ha iniziato a parlare con Chris:

“Penso sia grandioso, ha delle idee fantastiche. Non penso che nessuno di noi possa prevedere quello che accadrà tra due anni”.

L’attore ha poi parlato dell’addio alla serie di Jenna Coleman, interprete di Clara Oswald:

“Sarà triste non vederla arrivare sul set”.

La produzione, tuttavia, è alla ricerca di chi accompagnerà nei suoi viaggi il Dottore e la scelta sembra ormai vicina.

Doctor Who, inoltre, sembra sia un esempio positivo della diversità e per questo in futuro il Signore del Tempo potrebbe essere una donna o un interprete appartenente a una diversa etnia:

Doctor Who offre il meglio quando riflette la cultura e la società contemporanea. Perché è uno show realmente di successo e alle volte è artefice della sua fortuno, e ritengo che sia il momento di essere riconoscibili per essere parte del 21esimo secolo. E’ importante che lo show rifletta la sua epoca. Il mondo è in una situazione difficile e il Dottore è un eroe senza tempo. Penso che lui, o lei, o esso perché non è un essere umano, dovrebbe riflettere la società. Ma deve inoltre essere qualcuno che funziona per dare spazio alla creatività dello show”.

Peter ha inoltre espresso la sua perplessità per le scelte della BBC che ha modificato la programmazione della serie per dare spazio a Strictly Come Dancing:

“Mi causa frustrazione. Se si ha a disposizione uno show per tutta la famiglia, penso che si debba costruirci intorno un rituale che di solito inizia con una programmazione alla stessa ora ogni settimana. Nemmeno io sapevo a che ora andava in onda perché veniva sempre posticipato”.

La BBC, secondo l’interprete del Dottore, ha dato per scontata la serie:

“La BBC è un’organizzazione incredibile, ma alle volte le persone pensano che lo show possa cavarsela da solo. E non si preoccupano della serie”.

Peter ha però sottolineato l’importanza di Doctor Who:

“E’ qualcosa di speciale”.

Aver posticipato la messa in onda, inoltre, ha causato qualche problema con i rating che sono scesi rispetto al passato, tuttavia le famiglie continuano a seguirlo e per questo motivo deve essere protetto.

Peter, infine, non esclude in futuro di apparire in Veep, guidato da Armando Iannucci già autore di Thick of It, e sicuramente è disposto a interpretare un ruolo più divertente, dark o strano al termine del suo lavoro in Doctor Who.

Che ne pensate? La BBC dovrebbe occuparsi con più attenzione di Doctor Who?

Fonte: Newsweek