Ormai entrati nella seconda parte della stagione di House of Cards, ci troviamo di fronte ad un episodio che porta avanti la trama quel tanto che basta, ma per il resto si limita a dare respiro e corpo alle situazioni, consolidando quelle sottotrame che erano state introdotte nell’episodio precedente. I coniugi Underwood in grande spolvero mettono in fila un risultato positivo dopo l’altro, e torna l’apprezzamento per i giochi di potere e la manipolazione che tanto ci erano piaciute in passato. Conway intanto non rimane fermo al palo e, questo in realtà non ci piace molto, alcune figure che pensavamo di non rivedere più trovano una seconda occasione nella serie.

Tutto in questo momento ruota intorno al balletto delle candidature sul nome da affiancare a Frank nella corsa alla Casa Bianca. Eliminato Blythe, il prossimo nome sulla lista da far fuori con eleganza, e magari riuscendo a trarne un vantaggio, è quello di Dean Austen, senatore dell’Ohio indicato dalla d...