È primavera, rifioriscono i motori“.

Con questa battuta i vertici di Sky ci hanno presentato ieri, in una conferenza stampa in location d’effetto – la pista sperimentale Alfa Romeo di Lainate – la prima edizione italiana del programma factual più visto al mondo: Top Gear.

L’adrenalinico format, che promette scintille non solo sull’asfalto, verrà trasmesso da martedì 22 marzo per 6 puntate su Sky Sport 1 ed eccezionalmente in simulcast su Sky Sport HD. Alla guida della prima edizione dell’amatissimo format il giornalista sportivo nonché vicedirettore di Sky Sport e Capo motori Guido Meda, il multitasking Joe Bastianich e il pilota automobilistico Davide Valsecchi. Presente in sala stampa solo Bastianich ed in collegamento via satellite dal Qatar Meda, occupato a seguire la moto Gp 2016, e Valsecchi in diretta dall’Australia, dove opera nelle vesti di commentatore sportivo di Sky Sport per la Formula Uno.

Il programma, da quanto abbiamo potuto vedere ed intuire, si candida a replicare il successo dell’originale format britannico, perché dalle immagini mostrate in anteprima abbiamo capito subito che ci sarà spazio per auto, gare e sfide impossibili. Ma, come ci ha raccontato Bastianich, la volontà principale è quella di intrattenere e far divertire il pubblico, senza copiare gli storici conduttori del programma britannico, Clarkson, Hammond e May, conferendo un’impronta tutta nostrana a questa edizione.

Joe, che conosciamo bene nelle vesti di imprenditore e mitico giudice di Masterchef, è da sempre un appassionato e collezionista di auto, e ci racconta di come, fin da bambino, la Ferrari Testarossa rappresentasse il sogno proibito di tutti, la supercar irraggiungibile che ognuno avrebbe voluto possedere. E dice, con un ghigno divertito: “Ora invece mi pagano, e molto bene, per guidare macchine fantastiche“.

Il programma mantiene l’ambientazione studio-garage originale e prevede gare di velocità e prove al limite del possibile in giro per il mondo: da Gardaland, ai mozzafiato tornanti delle Dolomiti fino alle sabbie del deserto del Sahara, dove i nostri tre daranno sfoggio delle loro competenze tecniche e abilità di piloti. Abbiamo appreso da Bastianich che Guido Meda, soprannominato Demolition man, nel corso delle registrazioni delle puntate (e per la gioia della produzione), ha prodotto danni per circa 100.000 euro, distruggendo ben quattro auto. Il giornalista ha tentato, tra il serio ed il faceto, di discolparsi dicendo che il suo compito era anche quello di testare la resistenza delle auto, ma… nessuno si immaginava che fosse così esageratamente ligio all’impegno preso!

Si sono poi susseguiti poi divertenti battibecchi tra uno scherzosamente risentito Davide Valsecchi, che accusa gli altri due compagni di averlo preso in giro per la sua tondeggiante forma fisica (che poco si addice ad un pilota professionista) e di averlo lasciato da solo a soffrire la fame e la sete nel deserto. E proprio riguardo al deserto ma non solo, Nils Hartmann, responsabile produzioni originali Sky, ha tenuto a precisare quanto lavoro abbia richiesto la realizzazione dell’intero programma, e Bastianich, a conferma di ciò, ha rivelato che per otto minuti di riprese nel Sahara un gruppo di ben sessanta persone ha lavorato in loco per un’intera settimana.

Quello che ci attende dunque è un Top Gear con un terzetto ben selezionato e miscelato, in cui ciascun elemento si distingue per una qualità: Meda, a detta di tutti, per un ammirevole coraggio (unito alla singolare capacità di distruggere mezzi) Bastianich, che nel ruolo di scavezzacollo scriteriato ci conquista sempre per il suo noto sarcasmo (e, aggiungiamo, per un aspetto decisamente più bonazzo rispetto a come lo abbiamo lasciato qualche settimana fa nelle cucine di Masterchef). Il giovane Davide Valsecchi, invece, ha mestiere e competenza e ci ha sorpreso ammettendo candidamente di aver accettato di partecipare a Top Gear perché gli avevano garantito che poi avrebbe broccolato facilmente tante ragazze!

Un trio frizzante e ironico. E poi, se vogliamo, Meda lo conosciamo da sempre come colui che ha stravolto il modo di fare telecronaca, trasformandola in spettacolo e scegliendo un linguaggio “parla come mangi” comprensibile a tutti.

L’edizione italiana, sottolineano, sarà diversa dalle altre perché unirà la professionalità (ricordiamo che tantissimi piloti sono italiani e ricordiamo che Ferrari, Lamborghini e Maserati sono patrimonio italico)  a uno spirito scanzonato e divertente tipicamente nostrano, con un pizzico di contaminazione italo-americana che creerà un mix vincente per tenere non solo gli uomini, ma tutta la famiglia incollata al teleschermo. Perché Top Gear Italia è un format pensato proprio per tutta la famiglia.

Sky punta, è vero, a creare un martedì sera al maschile (perché la programmazione vedrà in palinsesto nella stessa sera, anche il nuovo programma Lord of the Bikes dedicato a customizzatori di motociclette) tuttavia, considerando che in ogni puntata dello show ci sarà ospite un personaggio famoso dello spettacolo – tra gli altri Max Gazzè, Cesare Cremonini e Claudio Bisio -, che si cimenterà in prove di velocità con comuni utilitarie, ad ognuno di noi verrà più facile riconoscersi ed identificarsi a bordo della nostra vettura, mentre, imbottigliati nel traffico cittadino, immaginiamo di essere in una monoposto e sfrecciare via alla velocità della luce!

Bastianich ha confessato di sentirsi onorato per avere preso parte al programma e di essere felice di avere condiviso con i suoi compagni questa esperienza. Quindi, in un clima di buonumore, attendiamo con ansia di vedere la prima puntata, che si preannuncia come un’ambiziosa sfida che ha unito location, auto, mezzi tecnici e tre folli che si divertono come matti. Per ora non vi sveliamo nulla di più.

Top Gear Italia – il nostro giro a 330 km/h con Lo Stig!

Siamo stati alla conferenza stampa di Top Gear Italia e la nostra Alessia Cevasco non si è tirata indietro quando è stato il momento di andare a 330 km/h con il mitico The Stig! A breve il resoconto su BadTV.it… intanto guardate il video e diteci se notate qualcosa di… inaspettato!

Pubblicato da Badtv.it su Venerdì 18 marzo 2016

N.d.r.: Per rendere tutto più reale, ieri, prima della conferenza stampa siamo stati accolti in pista e cortesemente invitati ad effettuare un giro a bordo di una fiammante Ferrari (vedi video sopra). Alla guida il misterioso Stig, il test driver dall’identità segreta e vera icona di Top Gear in tutto il mondo. Chi scrive ha provato l’ebbrezza della velocità, e conferma che Stig non proferisce parola e non toglie mai il casco, per cui, la sensazione è stata quella di essere su una supercar con un automa travestito da Daft Punk lanciato a 300 km/h. Chi scrive riferisce inoltre di avere lasciato tutte le unghie infilzate nel sedile passeggero.