I miti, di qualunque specie essi siano, conoscono solo verbi al passato. Il presente non può mai essere straordinario per chi lo vive, ma può essere solo idealizzato in prospettiva. E guai a chi riuscisse per un attimo a dare un’occhiata a come veramente erano quei “tempi migliori”, perché la delusione potrebbe essere enorme. Questa era una piccola riflessione sul senso della prima, imperfetta stagione di Vinyl, che si è conclusa con il decimo episodio intitolato Alibi. Puntata non eccezionale, ma tra le migliori offerte dalla serie della HBO, ricca di confessioni e svelamenti, di momenti gratificanti, per quanto molto artificiosi, e di illusorie promesse per un futuro che vorrebbe presentarsi come più sereno, ma che rimane poco equilibrato.

Si riprende esattamente dalla decisione di Richie di fare il doppio gioco con il boss Galasso, decisione che tuttavia non riuscirà, per una serie di circostanze, a trovare realizzazione. Ci penserà qualcun’altro, nello speci...