No, Lucious, non ci siamo: il falsetto non è proprio la tua area di competenza. Questo viene da pensare ascoltando la performance al pianoforte del protagonista di Empire, mentre si esibisce assieme ai figli Jamal e Hakeem sulle note di una canzone che, almeno in parte, è frutto del talento musicale della sua disturbata madre, Leah, ricomparsa dal regno dei morti in cui, fino a poche settimane fa, sembrava risiedere ormai da molti anni. L’evento è stato organizzato al fine di convincere il responsabili degli ormai famigerati premi ASA, D-Major, a concedere un posto in prima serata durante la cerimonia di premiazione all’intera dinastia Lyon. Posto che, va detto, è del tutto meritato, a fronte di un’esibizione che, seppur non originalissima – e inficiata dal suddetto falsetto – va, per una volta dritta al cuore dello spettatore.

La voce stridula di Lucious non è l’unico difetto di The Lyon Who Cried Wolf, sia chiaro: tuttavia, ci troviamo stavolta di ...