ATTENZIONE: SPOILER SUL QUINTO EPISODIO DELLA SESTA STAGIONE!

Il quinto episodio della sesta stagione di Game of Thrones – il Trono di Spade, andato in onda nella notte tra domenica e lunedì su Sky Atlantic HD in contemporanea con gli USA (in replica lunedì sera e poi il lunedì successivo doppiato in italiano), ha svelato due importantissime origini: quella degli Estranei, e quella di Hodor.

Andiamo con ordine.

LE ORIGINI DEGLI ESTRANEI

È Bran a scoprire, attraverso una delle sue “visioni nel passato” assieme al Corvo a tre Occhi, le origini degli Estranei, una minaccia che incombe sin dalla prima stagione. A quanto pare i responsabili della loro creazione sono i Figli della Foresta: torniamo indietro di oltre diecimila anni, all’Età dell’Alba, e assistiamo a una sorta di rito compiuto dai Figli su un uomo nei pressi dell’Albero dove si trovano Bran e Corvo. Un Figlio conficca un pezzo di vetro di drago (ossidiana) nel petto dell’uomo, i cui occhi diventano immediatamente blu: è nato il primo Estraneo. Risvegliatosi, Bran chiede delucidazioni a una dei Figli che si trovano con lui, e lei gli rivela che gli Estranei furono creati come arma contro gli uomini che stavano invadendo Westeros. Si tratta di una guerra che viene citata spesso nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: dodicimila anni prima degli eventi narrati nei romanzi, gli unici abitanti di Westeros erano i Figli della Foresta. Un gruppo chiamato i Primi Uomini attraversò Essos sul Braccio di Dorne per conquistare Westeros. Per cercare di impedire ciò, i Figli usarono la magia per distruggere il Braccio (che divenne il Braccio Spezzato) e intrapresero una guerra che durò apparentemente secoli e che fu vinta, lentamente ma inesorabilmente, dagli uomini che infine strinsero un accordo di pace con i Figli.

Gli Estranei, insomma, sono molto più antichi di quanto comunemente si pensa (in molti sostenevano fossero comparsi ottomila anni prima degli eventi dei romanzi).

 

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LE ORIGINI DI HODOR

Molto più complessa è la storia delle origini di Hodor. Da sempre ci si chiede come mai Hodor si chiami così, e per quale motivo sia muto. All’inizio della stagione, durante la prima “visione nel passato” di Bran assieme al Corvo a Tre Occhi, abbiamo scoperto che il giovane Hodor in realtà si chiamava Wyllis e parlava come un ragazzo qualsiasi. Era chiaro che avremmo scoperto qualcosa di più sulle sue origini negli episodi successivi, e nel quinto episodio siamo stati accontentati… in maniera decisamente agrodolce.

Ecco cosa succede nella lunga sequenza finale dell’episodio: Bran decide di tornare a “curiosare” nel passato, ma questa volta da solo. Si ritrova nello stesso luogo dove aveva assistito, poco prima, alla nascita degli Estranei, ma purtroppo per lui questa volta è inverno, c’è neve ovunque e c’è un esercito di Estranei. Il Re della Notte riesce a vederlo e lo tocca, marchiandolo. Dopo essersi risvegliato, Bran parla con il Corvo a Tre Occhi che gli rivela che ora che il Re lo ha visto verrà a prenderlo, e non ci sarà protezione in grado di impedirglielo: Bran dovrà diventare il Corvo a Tre Occhi. Insieme, si avventurano in una nuova visione a Grande Inverno, e assistono all’addio di Rickard a suo figlio Ned Stark, che sta per lasciare il castello. Presente nella scena anche il giovane Hodor.

Nel frattempo, all’esterno della caverna del Corvo a Tre Occhi è arrivato il Re della Notte con il suo esercito di non-morti. I Figli della Notte cercano di tenerli lontani, ma riescono solo a rallentare il loro ingresso nella caverna. Meera cerca in tutti i modi di svegliare Bran, mentre Hodor si siede in un angolo paralizzato dallo spavento. Mentre gli Estranei si fanno strada nella caverna uccidendo tutto ciò che incontrano (inclusi diversi Figli della Foresta e persino il povero metalupo Estate), Meera implora Bran di prendere possesso di Hodor per salvarli. Bran riesce a sentire le parole della ragazza e si impossessa di Wyllis senza lasciare la visione: Hodor aiuta Meera a trascinare Bran su un carrettino e insieme fuggono dalla caverna. Mentre il Re della Notte uccide il Corvo a Tre Occhi, gli Estranei vengono rallentati dal sacrificio ultimo di una dei Figli della Foresta. A questo punto Bran, Meera e Hodor riescono a uscire dalla caverna, e Meera inizia a urlare a Hodor “Hold the door!” (tieni chiusa la porta!) per impedire agli Estranei di uscire all’aperto. Le parole della ragazza echeggiano nella visione di Bran: il ragazzo, privo della “supervisione” del Corvo a Tre Occhi, si lascia vedere dal giovane Wyllis, che sente le parole di Meera e cade come in preda a un attacco epilettico. Contorcendosi a terra, ripete meccanicamente le parole “Hold the door, hold the door!” finché non si riducono a un sussurro “Hodor, Hodor!”, mentre Hodor eroicamente tiene chiusa la porta. L’uomo si sacrifica per Bran e Meera, che si allontanano mentre gli Estranei riescono lentamente a distruggere la porta e uccidere l’uomo.

Alla fine di questo episodio quindi non scopriamo solo l’origine del nome Hodor e del particolare mutismo dell’uomo, ma anche e soprattutto che i viaggi nel passato di Bran non sono solo visioni. Avevamo intuito qualcosa in un flashback precedente, quando il giovane Ned Stark aveva sentito la voce del futuro figlio. Senza la supervisione del Corvo a Tre Occhi, Bran evidentemente è in grado di farsi vedere, di modificare il passato e di creare dei veri e propri loop temporali, causando non solo il mutismo di Wyllis ma probabilmente influenzando il resto della sua vita, fino al sacrificio finale.

In che modo questo avrà un impatto sulla storia lo scopriremo nei prossimi episodi: già sappiamo che i flashback non sono finiti, e che presto torneremo alla Torre della Gioia

Postilla: se notate qualche imprecisione segnalatecela nei commenti!

 

Hodor Wyllis

 

La descrizione ufficiale della sesta stagione de Il Trono di Spade – Game of Thrones:

Per la prima volta nella storia dello show, la sceneggiatura dei nuovi episodi si discosta in modo significativo dai romanzi, rendendo una completa incognita il futuro dei Sette regni e quello dei personaggi stessi della serie.. Ma è proprio questo, la sua natura imprevedibile, a dare fascino alla serie: né il potere, né il prestigio, né interi eserciti di uomini e nemmeno la magia possono garantire la sicurezza di nessuno. No One Is Safe!
Come sempre, sulla trama della nuova stagione c’è il riserbo più assoluto. Quel poco che sappiamo è quanto contenuto nel trailer ufficiale della sesta stagione de Il trono di Spade, oltre un minuto e mezzo di sequenze mozzafiato. Sulle note in sottofondo di Wicked Games, il video mostra qualcuno posare le mani sul corpo senza vita di Jon Snow; Daenerys camminare in mezzo a un immenso khalasar mentre Jorah segue le sue tracce; Cersei, sottoposta a umiliazione pubblica alla fine della quinta stagione, scegliere la violenza e concedersi ancora all’amore del fratello; Melisandre lamentarsi che la grande vittoria vista nelle fiamme era una bugia; Tyrion ricordare che il gioco del trono si è fatto terrificante; Sansa viva, e molto sicura di sé; un’Arya cieca presa a schiaffi in faccia e un cresciuto Bran vicino al Re della Notte.

Tra le grandi new entry di questa 6° stagione, Ian Mac Shane (“Deadwood”), James Faulkner (“Downtown Abbey”, “Il Diario di Bridget Jones”), Richard E. Grant (“The Iron Lady”) e Max von Sydow (“Star Wars: Il risveglio della forza”). Un energico gruppo di re e regine, nobili e cavalieri alla conquista dell’agognato Trono di Spade.

Vi ricordiamo che la sesta stagione dello show va in onda su Sky Atlantic HD la notte tra la domenica e il lunedì alle 3:00 in simulcast con la HBO in lingua originale sottotitolata. Il giorno dopo viene poi trasmessa la replica alle 22:10, mentre il lunedì della settimana successiva alla messa in onda ogni episodio viene trasmesso doppiato in italiano. La serie è inoltre disponibile su Sky On Demand e Sky Online.

Trovate tutte le informazioni sulle stagioni precedenti nel nostro speciale, mentre nella scheda della serie trovate tutte le notizie e le recensioni.