L’associazione PETA non ha trovato affatto divertente la sequenza inserita nell’episodio di Silicon Valley, andata in onda l’1 maggio, in cui si assiste all’accoppiamento di due cavalli.
Le riprese della discussa scena sono state effettuate in una fattoria della California ed erano presenti dei responsabili dell’American Humane Association per verificare che nessuno degli animali venisse maltrattato o ferito.
Le immagini sono state realizzate in modo “naturale e con stile da documentario, seguendo degli esemplari della fattoria senza alcuna interferenza sugli animali da parte della produzione”.
Sul set era presente anche un veterinario che ha verificato le condizioni dei cavalli prima delle riprese.

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La portavoce della PETA, Lisa Lange, ha però spiegato in un comunicato:

“Può sembrare divertente ma le giumente sono legate durante il processo senza alcuna possibilità di fuggire e gli stalloni sono legati e trascinati verso le cavalle da montare. Né gli stalloni né le fattrici hanno alcuna scelta, si tratta di una catena di montaggio nell’ambito dell’allevamento a scopo di lucro…C’è una crisi di sovrappopolazione nelle corse di cavalli e la maggior parte degli esemplari non vincono le gare, venendo quindi scartati e inviati a bordo di camion, con viaggi orribili e in ogni condizione atmosferica, in Messico o in Canada per essere macellati”.

La HBO, secondo quanto dichiarato dal creatore del serial Mike Judge, è stata invece particolarmente soddisfatta ed è stato richiesto persino l’inserimento di qualche inquadratura in più rispetto a quanto previsto inizialmente per quella scena.

Che ne pensate? Ha ragione la PETA?

Silicon Valley è una comedy ambientata nel mondo della tecnologia che racconta le difficoltà che una start up – che ha ideato un modo innovativo per comprimere i file – incontra sul proprio cammino.

Fonte: The Hollywood Reporter