Da un personaggio come Kevin Smith, geek fino al midollo, ci aspettavamo tanto, forse troppo. Già pronti a trovarci difronte a decine di easter egg o riferimenti alle sue pellicole più famose, il regista di Clerks e Dogma ha invece confezionato un episodio sobrio ed equilibrato in cui tutto a funzionato molto bene, compresa la non esaltante trama secondaria a tema horror che ha visto il ritorno del villain Girder (Greg Finley) dal regno dei morti.

The Runaway Dinosaur ha risposto ai molti quesiti lasciati aperti dallo scioccante finale dello scorso episodio, in cui Barry (Grant Gustin) si era dissolto nell’etere a seguito dell’esperimento di Wells (Tom Cavanagh) volto a donargli nuovamente i suoi poteri. Poteri che il giovane Allen ha dovuto riguadagnarsi attraverso un percorso di accettazione svoltosi nella dimensione della Forza della Velocità, un non-luogo senziente che, per meglio legare con il ragazzo, ha assunto l’aspetto dei luoghi e delle persone a lui più car...