Il tempo trascorso è ancora una volta l’elemento principale di questo episodio di Outcast, che fa un eccellente lavoro sul protagonista Kyle e sul suo passato che torna imperterrito senza pietà a plasmare il presente. Si delineano i ruoli e si conoscono le percezioni di ogni personaggio. Al momento si nota maggiormente da parte degli autori un lavoro approfondito più su quello che c’è stato; un modo sicuramente  per poter dare poi un senso di maggior credibilità agli eventi che si susseguiranno nei prossimi episodi.

I momenti più interessanti sono proprio quei terribili scorci del passato che si muovono all’interno della casa di Kyle come degli spiriti. Il reietto si blocca e guarda un punto fisso, da quel momento parte nitido, come se decidesse di mettere play, il ricordo. L’immagine prodotta dall’inconscio che fa male, quella parte di vita che ha rotto ogni speranza di stabilità per un eventuale futuro. Ormai Kyle è una vittima degli eventi, quegli event...