Penny Dreadful
ideata da John Logan
Showtime
In onda su Netflix in contemporanea con gli USA.
Attenzione: l'articolo contiene spoiler
“Ma c’è un albero, di molti, uno, / un singolo campo che osserva dall’alto, / entrambi parlano di qualcosa che è passato: / la viola del pensiero ai miei piedi / ripete lo stesso racconto: / dov’è scappato il barlume visionario? / dove sono ora, la gloria e il sogno?” Con la commovente Ode all’Immortalità di William Wordsworth, evocata da John Clare inginocchiato davanti a una fredda lapide, si conclude il viaggio di Penny Dreadful, in un cimitero che, nella sua decadente bellezza, esemplifica al meglio le parole del grande poeta inglese. Tutto è svanito, qualsiasi sogno vissuto dai nostri protagonisti è naufragato sugli scogli del Male, e solo il sacrificio estremo di Vanessa Ives li ha salvati, in extremis, dalle tenebre eterne. Il mondo è purificato dalla pestilenza, per ora, e la catarsi ha preteso il suo prezzo, inciso a chiare lettere sulla tomba presso cui John Clare, finalmente illuminato dal giorno, piange la sua amica scomparsa.
Ecco la nostra recensione dell'ottavo e del nono episodio della terza stagione di Penny Dreadful, che concludono la serie con la stessa eleganza che l'ha sempre contraddistinta
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