Esistono serie, o film, in cui il valore del destino, della predestinazione, del semplice corso che le cose dovranno assumere, entra di prepotenza in gioco, filtrato dal valore della scrittura. Tutto questo mentre noi, spettatori esterni, ci godiamo lo spettacolo. Tanto per restare sulla AMC, Breaking Bad ne era un esempio perfetto. Alcune cose andavano in un certo modo perché doveva essere così, perché la vita a volte semplicemente si diverte a prendere le decisioni per te, e tra la rassegnazione e la frustrazione, può sbocciare – soprattutto per lo spettatore – un godimento quasi grottesco nell’assistere a quella scena. Preacher è anche questo, ma con una differenza concettuale e sostanziale enorme: Dio esiste.

Preacher, tanto il fumetto cult quanto la serie tv, sono ambientati in un mondo che è dominato dal volere divino, in cui ogni personaggio effettivamente si trova a barcamenarsi tra libero arbitrio e predestinazione, in cui ogni comportamento o caratterizzazione può oscil...